“La discoteca di Arcore? Serve al figlio maggiore e ai suoi amici”, aveva detto il direttore Fede alla Annunziata. Passo falsissimo. Secondo quanto spiegato da Dagospia, domenica sera Fede ha ricevuto la solita telefonata dal premier. Solita per modo di dire. La voce era alterata. Il tono non ammetteva repliche. Il contenuto, riassunto, sta in questo virgolettato: “Ti diffido dal nominare i miei figli in qualsiasi occasione, in privato e in pubblico”. Il riferimento a Piersilvio è stato visto come un clamoroso autogol.
Ai piani altissimi di Mediaset avrebbero cambiato strategia: Fede non va “pensionato”, ma “dimesso”. Il benservito arriverebbe sempre in primavera, ma verrebbe mascherato da auto-sospensione per motivi di opportunità. Emilio resterebbe come editorialista.
Al suo posto, uno di questi tre: Mario Giordano, Salvo Sottile (lanciato dal successo di Quarto grado) e Giorgio Mulé (direttore di Panorama). La scelta va ragionata: la sostituzione di Fede innesca un giro di poltrone che raccomanda cautela e impone tempi medio lunghi.