Berlusconi ancora contro i magistrati: “Se io sono Paperone loro sono la Banda Bassotti”

Silvio Berlusconi

Si autodefinisce Paperone e bolla sinistra e giudici come Banda Bassotti. Punta il dito contro i magistrati, definisce Guido Bertolaso “un eroe” e annuncia l’intenzione di “sconfiggere la criminalità organizzata in 3 anni”. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi,  intervenuto nel pomeriggio di giovedì 18 marzo a Napoli per sostenere la candidatura di Stefano Caldoro alle prossime elezioni regionali in Campania, non si è lasciato scoraggiare da qualche sedia vuota di troppo in sala.

Anche a Napoli Berlusconi ha attaccato la magistratura: “Con tutto quello che ci fanno a volte abbiamo le scatole piene. I tempi della campagna elettorale sono dettati da una magistratura politicizzata e amica della sinistra”. Berlusconi rivolgendosi alla platea ha aggiunto: “avete mai letto su un giornale i risultati di questo governo e le critiche al malgoverno della sinistra? Purtroppo no”.

“La sinistra – ha aggiunto il premier – ha cercato di gettare fango sulla Protezione civile,  su Bertolaso e sugli eroi che hanno realizzato un miracolo. La magistratura  ha rifiutato le liste a Roma e Milano violando le leggi e tentando di farci passare come degli incapaci. I magistrati non fanno gli interessi degli italiani”.

Quindi il premier si è lasciato andare ad un paragone preso dai fumetti: “Se io sono Paperone loro sono la banda Bassotti. Noi – ha spiegato -non abbiamo bisogno di soldi e quando il finanziamento pubblico per i partiti non basta – ha detto Berlusconi – qui c’é Pantalone. Anzi come mi hanno chiamato in questi giorni, Paperone…”

Parlando dell’inchiesta che lo vede coinvolto a Trani il premier ha aggiunto: “Le cose che ho detto sono lecite e doverose perché considero del tutto inaccettabile che il signor Santoro facesse processi in tv a persone già sotto processo senza dar loro la possibilità di difendersi. Ho detto che se si andava avanti nessun italiano avrebbe pagato più il canone Rai”.

Berlusconi ha puntato il dito anche contro l’opposizione: “La sinistra vorrebbe che i Pm spiassero tutto e tutti a tempo pieno, in modo che ognuno sia intercettato”. Rivolgendosi alla folla il premier ha aggiunto: “Alzi la mano chi di voi non ha il sospetto di essere intercettato. Ecco c’é una mano alzata ma evidentemente quella persona non ha il telefono”. L’attuale situazione, ha spiegato Berlusconi è destinata a finire dopo il voto quando, a suo dire “ci sarà una grande, grande e radicale riforma del sistema giudiziario”.

Berlusconi ha concluso il suo comizio a Napoli chiamando sul palco oltre a Stefano Caldoro, candidato del Pdl alla Regione, anche il resto dei candidati dalla maggioranza e gli esponenti del governo campani presenti alla manifestazione. A salire sul palco è anche il ministro delle pari opportunità, Mara Carfagna, a cui Berlusconi si è rivolto: “Faccio i complimenti a Mara, che ‘e bella, intelligente, ma anche una donna con le palle”.

Nelle sala dove si è svolta la convention, secondo quanto riporta Rai News 24, ci sarebbe più di qualche posto vuoto. Per l’intervento del premier, che si è svolto al padiglione 6 della Mostra d’Oltremare erano attesi almeno diecimila supporters. Per questo l’organizzazione aveva allestito alcuni maxi schermi all’esterno del complesso per consentire a tutti di poter seguire la manifestazione.

Gestione cookie