Berlusconi, Noemi e le altre…Figurine contro banconote: par condicio e partita impari

ROMA-La par condicio è una brutta bestia, talvolta obbliga a giocar impari partita in cui si affrontano banconote contro figurine. Partita giocata l’altro giorno sul campo delle tv e della carta stampata. Sul sito de “Il Giornale” e poi nei tg della sera si schieravano spezzoni di video e foto del Capodanno di Villa Certosa. Si vedevano allegre e contente Noemi Letizia ed amica Roberta Oronzo che stupiscono del bagno elegante e del salotto spazioso, che siedono alla tavola grande, che castamente giocano alle piccole Alice nel paese delle meraviglie terrene nella residenza sarda del premier. Il tutto aperto e introdotto dalle carezze, carezze a un barboncino. Figurine, figurine di un album. Figurine eleganti di un album senza testo, figurine di una gita scolastica al Castello più o meno incantato. Senza testo però perché in nessuna parte si legge la curiosità importuna: che ci facevano due diciassettenni per dieci giorni filati a casa Berlusconi? E come metterla con il fatto, anzi con le parole a suo tempo giurate dal premier? “Mai frequentata Noemi senza i genitori”. Mai? Fa niente, il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, all’inviato del Tg di Mentana spiegava: “Questo materiale dimostra che tutto quanto di brutto si dice è leggenda metropolitana”. Dimostra?

Sempre il Tg di Mentana, gli altri facevano a meno, porgeva per par condicio, come tutti i siti dei maggiori giornali, l’immagine delle fotocopie delle banconote. Banconote con numero di serie: le banconote da 500 euro di Ruby, quelle, proprio quelle trovate nella borsa di Ruby e pagate da Giuseppe Spinelli in apposita busta. Una “tranche” sicura dell’ipotetico totale: 187mila euro in un paio di mesi. Figurine contro banconote: par condicio ma impari partita.

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