Berlusconi: “Non sarò candidato”. Mediaset e Mondadori giù in Borsa

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Dicembre 2013 - 10:49 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi: "Non sarò candidato". Mediaset e Mondadori giù in Borsa

Berlusconi: “Non sarò candidato”. Mediaset e Mondadori giù in Borsa

ROMA – Silvio Berlusconi non sarà candidato alle prossime elezioni. L’ho ha detto al telefono ad una riunione dei forzisti di Como e lo ha annunciato ufficialmente sulla sua pagina Facebook. “Io– non ci sarò in prima persona, attenderò che venga annullato tutto quello che mi è successo ma i tempi sono lunghi. Supereremo anche questo inconveniente della mia incandidabilità“. Ma intanto i mercati non accolgono positivamente la notizia: in mattinata il titolo Mediaset era in calo dell’1,64%. Giù anche Mondadori a -1,21%. Si salva Mediolanum che guadagna lo 0,08%.

Berlusconi non si candida ma neppure si ritira, lo ha precisato più volte, ribadendo di voler restare in prima linea “contro i giudici” che stanno operando “un tranquillo colpo di Stato per eliminare dalla scena politica il leader del centrodestra”.

Questo il testo del post apparso sul suo profilo Facebook:

Ci sono le stesse motivazioni per stare in campo come nel ’94. Siamo ancora qui a dover resistere a questa sinistra che vuole agguantare il potere definitivamente.

Le forze della sinistra vogliono ridistribuire la ricchezza togliendo soldi alla borghesia. Ridistribuire è giusto ma il loro metodo è sbagliato.

L’obiettivo di Forza Italia è reclutare chi vota Cinque stelle, gli indecisi e chi non è andato a votare. Voglio in campo squadre che possano fare il porta a porta e arrivare soprattutto ai pensionati. Solo così riusciremo a combattere le forze della sinistra.

Dalla parte della sinistra c’è la magistratura che ha sotto di sé i poteri esecutivo e legislativo dello Stato, che possono incidere togliendo libertà e patrimonio dei singoli. Forza Italia ha bisogno di persone che resistano ai brogli della sinistra.

Dobbiamo mettere in campo gente seria, dovranno essere loro a garantire che siano fatte le riforme. Si deve cambiare assetto costituzionale, perché così non si può governare. Occorre fare poi una riforma della giustizia.

Bisogna convincere gli elettori a votare un solo partito, perché le riforme si fanno solo se vince un solo partito. Più forze non si mettono mai d’accordo perché pensano al bene particolare dei loro leader.

Io non ci sarò in prima persona, attenderò che venga annullato tutto quello che mi è successo, ma i tempi sono lunghi. Supereremo anche questo inconveniente della mia incandidabilità.