Berlusconi: “Non siamo attaccati alla sedia, la maggioranza c’è”

MILANO – ”Non siamo attaccati alla cadrega (sedia in lombardo) e sono convinto che domani avremo la maggioranza, per fare le riforme che anche l’Europa ci chiede e che servono a rilanciare l’economia”. Lo afferma Silvio Berlusconi intervenendo telefonicamente a un incontro politico a Monza dove è presente tra gli altri Paolo Romani.

”Se gli schemi parlamentari portassero a un ribaltone nel quale la sinistra va al governo non saremmo in democrazia”, ha aggiunto ancora Berlusconi. “Non faremo mai un governo di larghe intese”, ha invece spiegato il ministro Paolo Romani.

Tra i dissenzienti dell’ultima ora del Pdl ”ci sono alcuni che hanno iniziato a lavorare in Forza Italia nel ’94, sono convinto che non possano votare contro la fiducia”, aggiunge Berlusconi, citando uno dei motivi per i quali è convinto che domani alla Camera la maggioranza possa tenere.

Secondo il presidente del Consiglio la struttura istituzionale italiana ha bisogno di riforme anche perché ”quando un provvedimento esce dal consiglio dei ministri come un focoso purosangue, la legge, dopo passaggi nelle diverse commissioni e nell’aula, viene fuori dal Parlamento che è qualcos’altro, spesso un ippopotamo. Se poi la legge non va bene ai signori di Magistratura Democratica, la fanno impugnare da un loro pubblico ministero di fronte alla Corte Costituzionale che e’ composta da due terzi da persone provenienti dall’area della sinistra”, conclude il presidente del Consiglio nel suo intervento telefonico all’incontro del Popolo della Libertà nella Villa Reale di Monza alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, e organizzato dal giovane assessore all’Ambiente della Provincia di Monza e Brianza, Fabrizio Sala.

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