‘L’Espresso’: i pm di Palermo indagano, “ad Arcore anche i mafiosi”

Silvio Berlusconi

MILANO – Mentre la procura di Milano indaga sui presunti festini ad Arcore a base di escort e minorenni, i pm di Palermo, secondo quanto scrive ‘l’Espresso’, indagano sulla presenza di emissari di Cosa nostra a Villa San Martino. Secondo quanto scrive il settimanale, infatti, a seguito di nuove rivelazioni dei pentiti Spatuzza e Brusca, c’è l’ipotesi che dopo la morte di Falcone e Borsellino, Totò Riina abbia mandato dei suoi emissari a casa di Berlusconi per “trattare”. Se questa indagine dovesse andare avanti, si legge sull’Espresso, si ripartirebbe nei confronti del premier di mafia archiviata, nella quale era già stato coinvolto con Marcello Dell’Utri. Quella sulla “trattativa tra Stato e mafia”.

Gli impulsi a queste istruttorie – si legge sull’Espresso – sono stati dati in particolare dai verbali del “dichiarante” Gaspare Spatuzza e dal pentito Giovanni Brusca. Entrambi chiamano in causa Berlusconi. Brusca boss che uccise Falcone sostiene di aver ricevuto da Riina l’incarico di andare ad Arcore per parlare con il Cavaliere dopo le bombe del 1992. Il racconto è contenuto in un verbale di interrogatorio che è stato secretato. Ma di una visita di Brusca a Villa San Martino aveva già parlato in passato un altro pentito, Giuseppe Monticciolo. Tutto ciò potrebbe finire nell’indagine che a Palermo chiamano “trattativa fra mafia e Stato“.

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