Berlusconi, le carte americane: “12 nuovi testimoni. Inchiesta Usa mi scagiona”

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2013 - 16:23 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi, le carte americane

Berlusconi presenta le carte americane

ROMA – Nuovi documenti dagli Stati Uniti e 12 testimoni nuovi di zecca: come annunciato Silvio Berlusconi, in conferenza stampa dalla sede di Forza Italia, presenta le carte che lo potrebbero scagionare nel processo per i diritti tv Mediaset.

“Contiamo di avere 12 testimonianze – ha spiegato ai giornalisti – di cui più della metà, credo 7, completamente nuove” per avanzare la richiesta di revisione del processo. E torna poi a lamentarsi per le “violazioni di ogni principio legale” che hanno permesso “che sia stato fissato per mercoledì il voto in aula” sulla sua decadenza.

“Le novità importanti per quanto riguarda il processo Mediaset – dice – sono che il fisco americano sta per procedere con una causa verso Frank Agrama e altre persone ritenute responsabili di evasione fiscale importante; da queste situazioni emergono testimonianze di importanti dirigenti del gruppo Agrama che dimostrano che dalla vicenda che vede il suo gruppo protagonista Silvio Berlusconi è assolutamente, completamente estraneo. Altri – sostiene l’ex premier – sono i protagonisti e sono dichiarati in modo chiaro, senza possibilità che si possa interporre alcun dubbio”.

Berlusconi di fronte ai giornalisti ha letto un affidavit di Dominique Appleby, ad del Gruppo Agrama sentito per tre volte dagli agenti del Fisco Usa, ai quali avrebbe per tre volte ribadito l’estraneità del Cavaliere rispetto alle operazioni di Frank Agrama. La sentenza del caso Mediaset, passata in giudicato con una condanna a 4 anni per il Cavaliere, sostiene infatti che Berlusconi ha frodato il fisco italiano grazie a fondi neri creati da Agrama, di cui era socio occulto.

“I fondi creati da mister Agrama – ha spiegato il testimone nel testo letto da Berlusconi – non sono mai stati nelle disponibilità di Berlusconi”. Anzi, Agrama avrebbe utilizzato i contatti con la Mediaset per ingannare i fornitori, in particolare la Paramount, e il fisco americano: “La Paramount era convinta che Agrama rappresentasse gli interessi di Berlusconi, mentre i manager Mediaset erano convinti che agisse in rappresentanza di Mediaset. In questo modo, alterando i contratti, evadeva grosse somme”.

Le carte, spiega Berlusconi, sono state depositate presso la procura di Milano e presto saranno alla base di una richiesta di revisione del processo: “Confido sul fatto – ribadisce l’ex premier – che questa domanda possa essere assolutamente accolta, per la chiarezza di queste notizie, che oltretutto sono anche confermate da molti testimoni che i giudici di primo e secondo grado non hanno voluto nemmeno ascoltare. Abbiamo le deposizioni di tutti questi inascoltati testimoni, che fanno riferimento alla realtà, una realtà che mi vede completamento estraneo, che esclude assolutamente ogni mia partecipazione a qualsiasi fatto illegittimo”.

Infine Berlusconi ha letto una lettera ai colleghi senatori, del Pd e di M5s, che mercoledì saranno chiamati a votare sulla sua decadenza. A loro il Cavaliere, in sostanza, intima e chiede di rimandare il voto, alla luce delle nuove carte che, a suo dire, lo scagioneranno completamente.