NAPOLI – Romano Prodi, interrogato sulle accuse del senatore De Gregorio, che aveva confessato di aver ricevuto 3 milioni da Silvio Berlusconi per cambiare schieramento. I pm della Procura di Napoli che indagano sulla presunta compravendita di senatori, hanno ascoltato l’allora presidente del Consiglio Prodi come persona informata sui fatti. Gli inquirenti stanno verificando se ci sono stati altri senatori, oltre a Sergio De Gregorio, avvicinati da Silvio Berlusconi, principale indagato, per passare da un partito all’altro e destabilizzare il governo Prodi.
Se i sospetti dei pm fossero accertati, sarebbe “una gravissima violazione della democrazia – ha detto Prodi intervenendo alla trasmissione Servizio Pubblico – Io mi sono ritirato. Lasciamo lavorare quei poveretti dei magistrati. Io mi limito a pregare per il bene del Paese”.
Nell’ambito della stessa indagine sono stati sentiti anche i senatori Anna Finocchiaro, Giuseppe Caforio e Nello Formisano. Dall’indagine è emerso che almeno tre senatori che sostenevano il governo Prodi furono avvicinati e invitati a passare al centro destra ma rifiutarono.
A dire no all’offerta furono sicuramente, secondo quanto riportato dall’Ansa, lo stesso Caforio e Nino Randazzo, che a questo proposito fu già interrogato nel 2007. La vicenda è raccontata dallo stesso De Gregorio in uno degli interrogatori resi al pm.
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