Berlusconi provoca i giudici: “Contro di me sentenza politicizzata”

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ROMA – A quattro giorni dalle elezioni Europee Berlusconi provoca i giudici con uno dei suoi cavalli di battaglia:

“Contro di me c’è stata una sentenza politicizzata con la quale la sinistra mi ha espulso dal Parlamento e mi ha reso incandidabile per sei anni”.

Colpa della sinistra, colpa dei giudici. Un refrain sentito in ogni campagna elettorale, a maggior ragione in questa in cui Berlusconi fa i conti con le restrizioni dei servizi sociali (ogni settimana a Cesano Boscone dagli anziani, rientro a casa tassativamente entro le 23 con conseguente fuga dagli studi televisivi…) e con i sondaggi (gli ultimi disponibili risalgono a qualche giorno fa a causa del silenzio per il rispetto della par condicio) che danno Forza Italia terzo partito dietro Pd e M5S.

Berlusconi prova quindi a uscire dall’angolo puntando ancora una volta contro le sentenze. Ma sa che provocare i giudici potrebbe comportare un’immediata conseguenza: la revoca dei servizi sociali a favore dei domiciliari. Un pericolo? Nient’affatto, paradossalmente un’occasione: una mossa del genere da parte dei giudici a ridosso del voto, secondo Berlusconi, gli garantirebbe visibilità e darebbe uno sprint nelle preferenze.

Ospite di Agorà sui Rai tre, continua dicendosi sicuro che per quanto riguarda la condanna Mediaset:

“La sentenza sarà annullata dalla Corte Europea di Strasburgo. Ci sono prove insuperabili – ha insistito – che non sono state considerate perché non mi si voleva ammettere davanti ad una corte, bensì davanti ad un plotone di esecuzione”.

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