Berlusconi a Raffaele Fitto: Sei figlio di un vecchio Dc, puoi anche andare via

Berlusconi a Raffaele Fitto: Sei figlio di un vecchio Dc, puoi anche andare via
Berlusconi a Raffaele Fitto: Sei figlio di un vecchio Dc, puoi anche andare via

ROMA – Durissimo attacco, al comitato di presidenza di Forza Italia, di Silvio Berlusconi a Raffaele Fitto. Attacco culminato con l’invito ad andarsene a farsi il suo partito da 300mila voti. Con Fitto che avrebbe incassato in silenzio evitando di ribattere in un momento di altissima tensione.  Dopo qualche ora Berlusconi ha parzialmente abbassato i toni, dicendo solo di aver parlato con “franchezza”. Non una smentita, anzi. Perché il leader di FI non nega i contrasti, anzi. Si limita a precisare che il suo non era un attacco ai familiari di Fitto.

Lo scontro si consuma quando, dopo la relazione di Berlusconi, viene fatta  la proposta di non aprire il dibattito ma di passare ai voti. Più di qualcuno protesta. E quindi si procede con gli interventi. I primi due ‘critici’ rispetto a quanto detto dall’ex capo del governo sarebbero stati quelli di Saverio Romano e Daniele Capezzone. Ma a scatenare l’ira del Cavaliere è stato Raffaele Fitto.

Il tempo di sentire le prime frasi e Berlusconi sbotta: tu non devi andare in tv, basta con dichiarazioni che danneggiano il partito e ci fanno calare nei consensi. Si discute dentro FI ma poi ti devi allineare a quello che decide la maggioranza.

Scrive l’agenzia Ansa che Berlusconi  lo avrebbe interrotto più volte lasciando anche la sua scrivania e dirigendosi verso lo scranno dell’eurodeputato pugliese che rivendicava il fatto di porre questioni politiche. La tensione è salita alle stelle quando l’ex premier si sarebbe rivolto a Fitto dicendogli: tu sei figlio di un vecchio democristiano, qui non c’è spazio per certe cose. Parole pesanti a cui l’ex ministro non ha replicato ma ha solo smesso di parlare limitandosi a dire: io finisco qui che è meglio.

Il Cavaliere avrebbe chiesto, sempre secondo quanto raccontano, di attenersi alla linea del partito “discutiamo tutto senza problemi ma dentro Forza Italia”. Non si deve  destabilizzare Fi altrimenti, avrebbe detto Berlusconi, l’alternativa è il deferimento ai probiviri: Sai come fai tu? fai come ha fatto Fini, mi costringerai a deferirti ai probiviri    La tensione sarebbe salita alle stelle con l’ex premier che ad un certo punto avrebbe anche proposto all’eurodeputato, nel caso  non fosse d’accordo nel rispettare la linea del partito, di andarsene e farsi  un suo movimento politico: semmai – gli avrebbe detto l’ex premier – ti allei poi nella coalizione di centrodestra. Un’ipotesi che il diretto interessato ha rispedito al mittente ribadendo ancora una volta la sua intenzione di voler restare dentro Forza Italia: è il mio partito – avrebbe replicato a  Berlusconi – così come è il tuo, presidente.   Ad essere messa in discussione è stata poi la decisione di Berlusconi di allargare il voto anche a chi non fa parte del comitato di presidenza  tanto che ad esprimersi sul documento proposto non sono stati soli 36 membri effettivi ma quasi un centinaio di persone.

La precisazione di Berlusconi. “Ho ritenuto di dire con franchezza a Fitto quello che penso. Ed è con questo spirito che mi sono riferito alla sua appartenenza alla tradizione democristiana e non certo con l’intenzione di mancare di rispetto nè a lui nè ai suoi familiari”. Così Silvio Berlusconi, interpellato dall’ANSA chiarisce quanto accaduto durante il Comitato di Presidenza di Fi..

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