Berlusconi-Renzi, duello su presidenzialismo. “Indispensabile”, “Tempo perso”

matteo renzi
Matteo Renzi (foto Ansa)

ROMA – Silvio Berlusconi batte, Matteo Renzi risponde: tra il leader del Pdl e l’aspirante candidato premier del Pd scoppia la polemica sul presidenzialismo. Il primo, e non è una novità, è favorevole e non perde occasione per ripeterlo. Renzi, invece, sembra orientato a mettersi di traverso e punta piuttosto su una nuova legge elettorale.

Ad innescare lo scontro è Berlusconi  che, intervistato per un’edizione del Tg di T9 torna alla carica. Prima il Cavaliere rassicura sulla tenuta del Governo:  “Siamo riusciti a mettere insieme il centrodestra e il centrosinistra ponendo fine a una lunga guerra fredda, ad una guerra civile. Abbiano un governo forte che può fare quelle riforme e che una sola parte non poteva fare”.

Quindi Berlusconi piazza l’affondo: “Mi auguro che la maggioranza in Parlamento possa varare riforme della Costituzione indispensabili per governare il Paese: un presidente del Consiglio che possa nominare e cambiare ministri, che possa avere come strumento il decreto legge senza essere sottoposto a benestare del Capo dello Stato, che possa vedere approvato in Parlamento un ddl in 90-120 giorni da una sola Camera, possibilmente dimezzata nel numero dei suoi componenti”. Tradotto: presidenzialismo.

Matteo Renzi legge le anticipazioni dell’intervista, non gradisce e replica. Secondo il sindaco di Firenze si tratta solo di falsi problemi. Spiega Renzi:  a Roma,  ci si occupa di “cose che non riguardano la vita di tutti i giorni, anche adesso il problema sembra essere il presidenzialismo, il semi-presidenzialismo, l’elezione diretta del premier”. Secondo Renzi, invece, ” l’unica cosa di cui ci sarebbe bisogno è quella di dar certezza con un sistema elettorale come quello dei sindaci, oggi l’unica cosa che conta è veder realizzati dei progetti”.

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