Berlusconi dà il via al rimpasto: “Un posto nel governo per Storace”. E Nello Musumeci sarà sottosegretario

Silvio Berlusconi

ROMA – Dopo lo scontro con il Colle sul federalismo, Silvio Berlusconi pensa ad allargare la maggioranza: e il suo rimpasto inizia da destra. Il premier ha infatti annunciato che un’esponente della Destra entrerà a far parte del governo. A dare il nome è Francesco Storace: il nuovo sottosegretario sarà Nello Musumeci. Berlusconi, quindi, ha iniziato a dare le “prime ricompense” dopo il voto dell’Aula sul caso Ruby.

Tutto fa parte di quel disegno che punta ad approvare un un decreto legge che ampi la configurazione del governo, per aggiungere ben 12 posti di sottosegretario, oltre ad “altri quattro” deputati in arrivo, con cui, dice Berlusconi, “arriveremo certamente a 320″.

Berlusconi ha annunciato la decisione del rimpasto in una lettera inviata a Francesco Storace che oggi a Milano ha riunito il Comitato centrale della Destra: ”Nel completamento della squadra di governo’ è pronto ad inserire un rappresentante del partito. Mi sembra quindi opportuno – ha scritto Berlusconi nel messaggio – inserire nel completamento della squadra di governo che stiamo preparando, in rappresentanza de La Destra, un vostro rappresentante a testimonianza della nostra collaborazione”.

”Sapendo di contare sulla fiducia degli italiani – ha aggiunto – continueremo a lavorare, forti anche di un Vostro apporto al governo, senza farci scalfire dall’ennesimo tentativo di usare le campagne mediatico-giudiziarie per rovesciare il voto democratico. Sono tentativi che hanno portato ogni volta al fallimento e alla disfatta chi li ha promossi, e falliranno anche questa volta. Gli italiani non si fanno prendere in giro dai diffamatori di professione”.

”Le riflessioni politiche e i progetti di lavoro di cui mi hai reso partecipe alla vigilia della sessione straordinaria del Vostro Comitato centrale, sono un’ulteriore conferma del rapporto serio, leale e rispettoso che abbiamo costruito in questi anni”. Lo ha scritto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in un messaggio a Francesco Storace che oggi a Milano ha riunito il Comitato centrale della Destra.

”Un rapporto – ha scritto il premier – basato sulla linearità dei comportamenti e su una comune visione della politica, fatta di coerenza con la propria storia, di rispetto degli impegni assunti con gli elettori, di attenzione alla gente, e non alle manovre di palazzo o ai pettegolezzi giornalistici”.

”Per questo – ha proseguito Berlusconi – considero La Destra che tu hai fondato un alleato importante, oggi per il prosieguo dell’attivita’ di governo, domani – alla fine della legislatura – in una comune battaglia elettorale per sconfiggere ancora una volta questa sinistra demagogica, forcaiola e sterile, e per battere definitivamente chi ha rinnegato e tradito la storia e la tradizione migliore della destra italiana, fino a confondersi con la peggiore sinistra che la storia d’Italia ricordi”.

Dopo aver annunciato l’intenzione di inserire nella squadra di governo un rappresentate della Destra, Berlusconi ha precisato: ”E quando la legislatura si concludera’, senza alcuna forzatura da parte nostra per anticiparne la conclusione, faremo in modo che donne e uomini della Destra siano presenti in Parlamento, in modo da garantire il Vostro apporto non soltanto di numeri, ma di idee e capacita’ di lavoro”.

”E’ in questo spirito, caro Francesco – ha concluso – che rivolgo a te, e a tutti gli esponenti del tuo partito riuniti a Milano, un saluto affettuoso e un augurio di buon lavoro”.

“Non mi arrendo, resto al mio posto”. Venerdì sera, intanto, il premier aveva dato una sferzata di ottimismo. Tornando da Bruxelles non aveva mancato l’appuntamento telefonico notturno con Fabriano dove si è svolta una festa del Pdl. ”Noi continuiamo a governare – ha detto – Non bisogna arrendersi, e io sono l’esempio della resistenza: da 17 anni mi rivolgono accuse pesanti come macigni per mandarmi a casa, ma io continuo a restare al mio posto”: così il premier Silvio Berlusconi che di ritorno da Bruxelles, dove ha partecipato al consiglio europeo straordinario, non ha voluto rinunciare all’

Il premier ha ripetuto che intende andare avanti (”non esiste una alternativa credibile a questa maggioranza”) e che non si lascerà sopraffare dagli attacchi della sinistra che – ha detto – ”punta solo a farmi fuori”, e nemmeno dalle ombre giudiziarie, perché i ”processi-farsa” si ”trasformeranno in boomerang”. ‘

‘Contro di me – ha affermato il presidente del consiglio – ci sono attacchi di una violenza inaudita ma andrò avanti, questi processi farsa saranno un boomerang; sono determinato ad andare avanti con forza nella consapevolezza di essere dalla parte giusta e per realizzare le cose che servono al paese”. E al paese, in questo momento – ha sottolineato – serve una grande scossa, quella che ”il governo sta per realizzare con un ‘piano straordinario’ . ”Stiamo dando un forte impulso all’economia e martedì al Cdm vareremo un piano straordinario che darà una scossa, la più grande scossa, all’economia italiana”, ha assicurato il premier che ha anche ribadito che l’obiettivo del provvedimento è quello di ”portare la crescita del pil al 4% in 3 anni”.

Poi c’è anche ”la modifica dell’art.41 della Costituzione” che secondo Berlusconi sarà ”una rivoluzione copernicana, una svolta epocale che pone le basi per una effettiva libertà d’impresa”. ”Significa – ha spiegato – che se uno deve aprire un albergo non deve chiedere come ora 18 autorizzazioni, ma potrà farlo e poi avrà una successiva visita amministrativa”. Per il presidente del Consiglio si tratta di ”un principio liberale che finalmente potrà trovare applicazione”, alleggerendo le imprese di oneri che ”costano un punto di pil e secondo alcune stime 12 mila euro l’anno”.

Nel corso del collegamento telefonico con la festa del Pdl di Fabriano (a fare gli onori di casa il senatore Francesco Casoli, vicecapogruppo a Palazzo Madama), Berlusconi ha attaccato la sinistra e il Pd: ”Questa sinistra – ha detto – sopravvive a se stessa, è tenuta insieme solo dalla volontà pervicace di farmi fuori e per questo obiettivo utilizza tutti i mezzi leciti e soprattutto illeciti compresa la scorciatoia giudiziaria: questo la dice lunga sulla sua idea di democrazia”.

”Ma gli italiani – ha aggiunto – lo hanno capito da tempo”. Berlusconi ha infine parlato di ”anomalia italiana” della sinistra che ”non ha fatto i conti con la propria storia e si è riciclata mille volte cambiando nomi e simboli. Ma con le stesse facce e la stessa politica illiberale”. ”Il Pd – ha concluso – è il più grande esempio di trasformismo della nostra storia”.

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