Berlusconi e il rito immediato per due reati: ecco le tappe e i possibili scenari

Silvio Berlusconi

I pubblici ministeri milanesi oggi, mercoledì, chiederanno al giudice la doppia imputazione per Silvio Berlusconi con rito immediato. Cosa potrebbe succedere a questo punto?

Perché il rito immediato. La procura chiederà di processare Berlusconi con uno dei riti speciali previsti dal codice di procedura penale. Il rito immediato viene chiesto dal pubblico ministero, e deve essere approvato dal Giudice per le indagini preliminari, solo in caso di “prova evidente” della colpevolezza dell’indagato. Questo rito fa “risparmiare” l’udienza preliminare e così si arriva direttamente al dibattimento. I pm milanesi sarebbero sicuri di contare su prove certe e per questo chiederanno questo rito per entrambi i capi di accusa. Concussione e prostituzione minorile sono strettamente correlate: Berlusconi, secondo l’accusa, ha fatto pressioni sulla Questura milanese per far affidare Ruby a Nicole Minetti, con la precisa intenzione di coprire un secondo reato: i rapporti sessuali a pagamento con la minore.

La posizione di Berlusconi è stata “stralciata” rispetto agli altri indagati. Il rito immediato può essere chiesto entro 90 giorni dall’inizio dell’indagine. L’inchiesta su Berlusconi rientra in questi tempi: il premier risulta indagato dal 21 dicembre 2010. Non è così per Nicole Minetti, Lele Mora ed Emilio Fede, accusati di favoreggiamento della prostituzione e della prostituzione minorile. Per loro probabilmente si procederà per citazione diretta davanti a un giudice monocratico, sempre saltando l’udienza preliminare.

Cosa potrebbe decidere il Gip. Il giudice per le indagini preliminari, Cristina Di Censo, dovrà decidere se ammettere il giudizio immediato entro 5 giorni, anche se il termine non è tassativo. Può accogliere la richiesta, oppure respingerla e a questo punto si procederà con rito tradizionale. Il giudice valuterà la decisione della Camera: la giunta per le autorizzazioni ha infatti respinto la richiesta della procura a perquisire l’ufficio del collaboratore del premier, Giuseppe Spinelli. I deputati hanno anche ritenuto che la competenza, per il reato di concussione, sia del Tribunale dei ministri. Il giudice dovrà valutare anche in base a una sentenza della Cassazione: per il reato di prostituzione minorile, infatti, non si potrebbe procedere con rito immediato.

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