Caso Ruby, Berlusconi resiste e allontana l’ipotesi Tremonti: “Il primo che mi chiede un passo indietro lo caccio a calci in c…”

Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti

“Il primo che osa venirmi a dire di fare un passo indietro lo caccio dal partito a calci in culo. Se mi alzo da quella sedia mi massacrano e c’è subito pronto Tremonti ad accomodarsi al mio posto. Se Tremonti vuole fare il primo ministro vada alle elezioni e quella carica se la conquisti, ma non può pensare di fare il premier con i miei voti”: il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non sembra accennare a voler farsi indietro, scrive oggi Amedeo La Mattina su La Stampa.

Sa che il ministro dell’Economia Giulio Tremonti è il più accreditato a succedergli, nonostante il suo appoggio proclamato anche ieri, 18 gennaio: “Sono orgoglioso di far parte do questo governo”, ha detto Tremonti alla conferenza stampa dell’Ecofin, evitando invece commenti in merito alla questione Ruby.

Come scrive La Mattina, “Berlusconi stringe i denti e i bulloni della sua maggioranza che ieri alla Camera era però divisa tra coloro che dicono ‘ce la faremo a passare anche questa nottata’ e chi invece teme il peggio: ‘Questa volta finisce male’. Dice di essere ‘sereno’, di ‘dormire tranquillo’. ‘Adesso mi difenderò in ogni sede. Farò uscire le testimonianze delle ragazze che Ghedini ha raccolto. Non mi arrendo, reagirò. Vedremo cosa riusciranno a dimostrare la Boccassini e compagni’. ”

Ma certo il presidente del Consiglio non ha intenzione di farsi interrogare a Milano: “Lì c’è un plotone di esecuzione, non ho garanzie”.

Intanto ci sono le questioni politiche: il federalismo fiscale, in programma per il 26 gennaio, resta cruciale per la Lega, con Umberto Bossi che ripete che se non passa si va al voto, e il finiano Mario Baldassarri, che nella bicameralina è il voto che fa la differenza, orientato verso un no.  Ma Berlusconi è sicuro che passerà, per il timore dell’opposizione di andare alle urne.

Sulla mozione di sfiducia al ministro della Cultura Sandro Bondi è prevalsa la linea dura di Fli, Api e Mpa: “chiederanno di trovare i soldi che Tremonti gli ha sempre negato, scrive La Stampa, di avere la schiena dritta, sapendo che Bondi dirà di no. “Allora, sarà lui a sfiduciarsi da solo”, sarebbe la mossa dei centristi secondo quanto scrive La Mattina.

Neppure la Chiesa preoccupa Berlusconi. Il premier sa che al Vaticano sanno che è lui l’unica alternativa alla sinistra. “Nella Chiesa conta quello che dice la Segreteria di Stato vaticana. Loro sanno che senza di me si beccano i laici di sinistra”.

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