Caso Ruby, Lele Mora nega tutto: “Non c’è prostituzione” e poi “Silvio è un uomo solo”

Lele Mora

Nega tutte le accuse, smentisce le ricostruzioni sul presunto giro di prostitute alle cene nella villa ad Arcore del premier Silvio Berlusconi, di cui difende a spada tratta ”la generosità” e racconta la ”solitudine”. E’ un fiume in piena l’agente dello spettacolo Lele Mora, indagato dalla procura di Milano per induzione alla prostituzione nel caso Ruby e che stasera per la prima volta ha parlato a ruota libera di tutto ciò che è apparso sui giornali nei giorni scorsi. Su Karima-Ruby, la ragazza da cui è partita l’inchiesta, Mora dice che ”racconta molte bugie ma mai su presunti rapporti sessuali con il premier, che non ha avuto”. Quanto alla prostituzione, sostiene l’agente, ”è una cosa che non è mai esistita, soprattutto a casa del presidente del Consiglio”.

L’unica cosa che Berlusconi fa, afferma, è essere generoso, ”e tratta tutti allo stesso modo: la signora di 60 anni ma anche qualcuna che veniva a cantare o che portava la nonna, la zia o la maestra di piano, e lui dava un regalo a tutte. Dava qualche soldino ma solo se sapeva che qualcuno aveva bisogno”. Il premier, rivela, ”tirava fuori i soldi di tasca sua o diceva: ‘dai questo a quella, mandate questo a quella. L’ho visto dare soldi non solo alle ragazzette che magari qualche sera venivano con me o con qualche altra amica, ma anche a persone mature, anziane”. E poi, la solitudine del presidente ”che mi chiamava – spiega – e mi diceva ‘sono qui da solo…”’.

Le serate, dice, organizzate ”per avere vicino amici” e che ”ci sono sempre state, con più o meno gente, con persone più anziane o più giovani, con politici e artisti, anche prima della separazione da Veronica”. Mora tocca tutti i punti che lo riguardano, sostiene di non avere mai conosciuto l’escort Nadia Macrì, nega di aver diviso con Emilio Fede denaro ricevuto dal premier, smentisce la presunta mancanza di controlli ad Arcore. E afferma di conoscere la fidanzata di Berlusconi.

L’occasione per dare la sua versione dei fatti è arrivata con un evento-workshop organizzato al Teatro San Babila di Milano. Obiettivo della serata, affollata da qualche centinaio di persone, in gran parte giovani, far incontrare aspiranti star dello spettacolo con una quindicina di quelli che ‘ce l’hanno fatta’: ad esempio ex del Grande Fratello come Francesca Cipriani, il cui nome peraltro appare anche nelle intercettazioni sul Ruby-Gate, o Mauro Marin. E poi attori e altri personaggi il cui ‘cursus honorum’ spazia dalla partecipazione da Amici alla Fattoria, cantanti, ballerini cubani, opinionisti. ”I giornalisti – racconta Mora dal palco presentando i suoi artisti – mi hanno tartassato: d’altra parte come sapete sono un po’ chiacchierato”. Una frase accolta dagli applausi della sala e da un coro di ‘Bravo! Bravo!’ da parte di una platea di fan che, a dispetto di tutto, non rinuncia a schierarsi per il proprio beniamino.

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