Poca voglia di governo e di Roma: Berlusconi stanco resta in Sardegna

ROMA – Silvio Berlusconi “buca” il tavolo con le parti sociali: è troppo stanco, rimane in Sardegna. E quindi non parteciperà domani 10 agosto alla riunione con sindacati e Confindustria in cui ci si dovrà mettere d’accordo su dove tagliare, dove stringere: insomma su come affrontare la crisi e dove andare a prendere quei 17-20 miliardi che servono all’Italia per ripareggiare il debito entro il 2013 ed evitare il default.

Il tema è dei più delicati: il governo dovrà sedersi e contrattare con industriali e sindacati su pensioni, lavoro, Iva, e soprattutto tasse. Ma il premier non sarà presente: è troppo stanco e non tornerà a Roma da villa Certosa. Ha poca voglia di governo, di Roma, e forse anche di grane. Preferisce starsene al fresco del suo giardino immenso, e che dei problemi se ne occupino gli altri. Tanto, al suo posto ci sarà Gianni Letta con, a quanto si apprende, un folto numero di ministri, oltre ai già confermati Maurizio Sacconi e Giulio Tremonti.

Dicono che il Cavaliere seguirà l’evolversi della situazione economica dell’Italia comodamente sdraiato sull’amaca, magari sorseggiando un drink. Poi, a un certo punto, staccherà tutto e non sarà più raggiungibile: non importa che l’Italia sia a un passo dal crac, c’è il compleanno della figlia Marina.

Dicono infatti che questo sia il vero motivo per cui Berlusconi abbia rinunciato al ritorno a Roma, pur essendo importante la sua presenza. Insomma il Cavaliere non ha voluto perdersi la festa per la sua primogenita. Forse per dimostrare che, a differenza delle accuse rivoltegli nel maggio 2009 da Veronica Lario (“singolare che sia andato alla festa di Noemi Letizia, visto che è stato sempre assente al compleanno dei suoi figli”), lui è un buon padre?

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