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Berlusconi pensa al rimpasto. Che fare con Scajola? Malumori nel Pdl. Incontri a Palazzo Grazioli

di luiss_smorgana |15 Marzo 2011 13:19

Silvio Berlusconi

ROMA – Silvio Berlusconi prima incontra i suoi fedelissimi, organizza un mini vertice sul rimpasto alla presenza di Fabrizio Cicchitto e Denis Verdini. A loro ha chiesto se rompendo con l’ex ministro dello Sviluppo Claudio Scajola la maggioranza può reggere. Ecco il nodo è questo, capire che ruolo dare a Scajola e tenere buono il Pdl. Poi vede il diretto interessato a Palazzo Grazioli, dopo l’annunciata intenzione dell’esponente pidiellino di formare gruppi autonomi, gli ”azzurri per la libertà”.

A molti infatti le manovre del presidente del Consiglio non piacciono e c’è chi lo invita alla cautela anche se già circolano i primi nomi: Saverio Romano al ministero dell’Agricoltura e Giancarlo Galan passerebbe alla guida della Cultura. Altri si sarebbero già fatti avanti: da Calearo a Scilipoti, da Misiti a Cesario. Romano, dei “responsabili” è stato a colloquio da Berlusconi per mezz’ora prima di Scajola.

«Tappato un buco se ne apre subito un altro, roba da mat­ti», racconta così il Giornale lo sfogo di un parlamentare Pdl che però sarebbe rimasto «Critiche in parte condivisibili ma il disegno di Scajola è un altro». E che fare sull’ipotesi gruppi autonomi? «Per fare che?Per vota­re contro il governo? », sarebbe questa la domanda risposta che circola nel partito.

Alla fine, dunque, cosa succederà con Scajola. Secondo il Giornale «nulla: Verdini non si toc­ca, La Russa non si tocca, Cicchit­to non si tocca, Gasparri men che meno. E Bondi? I rumors di Transatlantico dicono che il potente politico di Imperia si ve­drebbe bene proprio al posto del triumviro Pdl, nella cogestione del partito. In alternativa, Scajo­la potrebbe affiancare i tre coor­dinatori nell’organizzazione del­la macchina del partito in vista delle prossime amministrative».

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