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Berlusconi: “Se mi condannano, resto al mio posto”

di luiss_smorgana |31 Ottobre 2009 12:59

«Ho ancora fiducia nell’esistenza di magistrati seri che pronunciano sentenze serie, basate sui fatti. Se ci fosse una condanna in processi come questi, saremmo di fronte a un tale sovvertimento della verità che a maggior ragione sentirei il dovere di resistere al mio posto per difendere la democrazia e lo stato di diritto».

Silvio Berlusconi non si dimetterà e lo spiega in un passaggio di “Donne di cuori”, il libro di Bruno Vespa di prossima uscita e di cui è stata diffusa un’anticipazione.

«E’ una sentenza che certo sarà annullata dalla Corte di Cassazione», ha sottolienato Berlusconi riferendosi alla condanna dell’avvocato Mills in appello.

Vespa nel suo libro chiede a Berlusconi come si spiega la campagna internazionale che si è scatenata contro di lui da maggio in poi. «È partita da Repubblica e l’Espresso e su sollecitazioni di questo gruppo si è estesa ai giornali e ai giornalisti ‘amici’. Per gettare fango su di me ha finito col gettare fango sul nostro Paese e sulla nostra democrazia».

«Andremo, faremo il processo e lo vinceremo, prima o poi», aveva commentato Piero Longo, difensore insieme a Niccolò Ghedini del premier, sulla ripresa del processo che vede Silvio Berlusconi imputato di corruzione in atti giudiziari.

L’udienza di smistamento si terrà il prossimo 27 novembre a Milano davanti ai giudici della decima sezione penale. I due legali però, ritorneranno nelle aule del palazzo di giustizia di Milano già il 16 novembre quando davanti ai giudici, questa volta della prima sezione penale, ricomincerà il processo per la compravendita dei diritti tv e cinematografici Mediaset e nel quale il presidente del consiglio figura tra gli imputati sospeso più di un anno fa in attesa della decisione sul Lodo Alfano.

In relazione alla ripresa di entrambi i processi il professor Longo ha affermato: «quanto a velocità, il presidente della prima sezione Edoardo D’Avossa, ha battuto Nicoletta Gandus, presidente della decima sezione».

A proposito del processo in cui Berlusconi è accusato di aver corrotto l’avvocato inglese David Mills (condannato anche in secondo grado a quattro anni e mezzo) il difensore ha detto che «non vi è dubbio che riprenderà da capo e che la prescrizione arriverà nel 2011».

Comunque il 27 novembre il collegio presieduto da Nicoletta Gandus dovrà dichiarare di astenersi in quanto incompatibile perché lo scorso 17 febbraio aveva pronunciato la sentenza di primo grado nei confronti solo di Mills essendo stata stralciata la posizione di Silvio Berlusconi per effetto del Lodo Alfano. In quell’udienza, in sostanza i giudici trasmetteranno l’intero fascicolo a un altro collegio della stessa sezione davanti al quale ricomincerà, si presume il prossime gennaio, il processo vero e proprio.

«La coincidenza fa riflettere, ma sono cose che io non farei mai, e quindi sono portato a credere che non le facciano neppure gli altri…». Così Silvio Berlusconi risponde ad una domanda sugli attacchi del Times nei suoi confronti quando fu bocciato il lodo Alfano, lo scorso 7 ottobre. ‘Frutto della guerra con Rupert Murdoch, che ne è proprietario, per i contrasti su Sky Italia? Gli chiede il giornalista. Il premier invita comunque a «Non esagerare. Da mesi negli USA è polemica ferocissima tra Fox News, una rete televisiva del gruppo Murdoch, e il Presidente Obama. Non mi pare che ne derivi un problema», aggiunge.

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