“Berlusconi seduttore, forse qualcun altro passerà con lui”: l’analisi di Fini

Pubblicato il 16 Dicembre 2010 - 22:29 OLTRE 6 MESI FA

La “compravendita” del Pdl non è finita perché “Berlusconi è un grande seduttore”. Gianfranco Fini ha riunito a cena gli stati generali di Futuro e Libertà e ha rivelato il proprio timore che altri deputati possano rientrare nella maggioranza: ”Da Futuro e Libertà può uscire qualche deputato: Silvio Berlusconi è un grande seduttore, la carne è debole… ma ogni volta che esce qualcuno entrano tante persone che chiedono di respirare un po’ d’aria pulita dando tanto senza chiedere niente e scontando l’imparità di mezzi”.

Il presidente della Camera ha poi aggiunto che ”chi è allergico alle critiche ha detto, quella è la porta, perché nel Pdl non si può. Dobbiamo uscire, dopo 16 anni dal perenne derby amici o nemici di Berlusconi”.

Fini ha anche rifiutato l’etichetta di traditore: ”Non avevamo mai visto qualcuno che con la volontà di tradire lascia i posti al governo: di solito si tradisce per andare al governo”.

”Non abbiamo mai pensato alla politica – ha proseguito – come a una possibilità per scalare posizioni di potere. Chi sta con Futuro e libertà oggi lo ha fatto perché ha una dignità. Non si poteva tacere oltre, dire che tutto andava bene, dire che la colpa era di altri: è arrivato il momento di dire che si può fare di più e meglio”.

Fini ha concluso dicendo che ”noi ci proviamo confidando non sulla gestione del potere, ma sulla volontà di tanti italiani di rimboccarsi le maniche e di unirsi perché il futuro sia davvero un futuro di libertà”.

Secondo Fini ”non si può continuare a governare con una maggioranza risicata. Il problema non è avere uno, due, tre voti in più, all’Italia serve uno scatto di reni, un’azione riformatrice”.

”Si continua a vegetare – ha aggiunto – giorno per giorno, addebitando ad altri responsabilità che sono di tutti. Non si possono sempre scaricare su altri le responsabilità, occorre magari l’umiltà di dire che gli impegni erano troppo onerosi, era arrivato il momento di confrontarsi e trovare una sintesi con le opposizioni per fare ciò di cui l’Italia ha tremendamente bisogno. Questa è la ragione per la quale abbiamo cominciato ad avanzare critiche”.