ROMA – “Berlusconi faceva battute sconce e faceva girare tra le ragazze una statuetta di Priapo chiedendo un gioco sconcio. Dopo la cena poi urlava: ‘Siete pronte per il bunga bunga?'”. Spuntano due nuove testimoni dei festini del bunga bunga ad Arcore. E parlano di cene tutt’altro che “eleganti”.
Le due nuove teste sono due ragazze, Chiara Danese e Ambra Battilana, che lo scorso quattro aprile, con i loro avvocati, hanno presentato alla procura della Repubblica di Milano una “memoria” su quanto è avvenuto la notte del 22 agosto, quando furono ospiti ad Arcore.
Poi hanno confermato i loro ricordi in un interrogatorio, lunedì scorso, secondo quanto raccontano diversi quotidiani tra cui ‘Il Corriere della Sera’ e ‘Repubblica’.Le due all’epoca delle feste erano poco più che diciottenni e ora sono le prime che, a differenza delle altre 32 giovani ascoltate dagli inquirenti, parlano di barzellette sconce, doni, giochini erotici e ‘bunga bunga’.
Selezionate per Miss Italia, secondo quanto si legge sui quotidiani, sarebbero state reclutate da Daniele Salemi e da questo presentate ad Emilio Fede che le avrebbe “provinate” per fare le Meteorine e poi le avrebbe portate ad Arcore. Il loro racconto riguarda la notte del 22-23 agosto 2010. Le ragazze, secondo quanto riportano i quotidiani, parlano di una cena a base di battute sconce e allusioni da parte di Silvio Berlusconi e di un dopocena con balli sexy e ragazze mezze nude. Il tutto, si legge, alla presenza della consigliera regionale Nicole Minetti, che si esibisce in una lap dance, e della presunta “fidanzata” del premier. “Vogliamo assolutamente andare via”, dissero a un certo punto della serata le due testi. E la risposta di Emilio Fede fu: “Va bene, ma non pensate di poter fare le meteorine o miss Italia”.
I legali di Silvio Berlusconi però smentiscono tutto: “Le nuove dichiarazioni apparse anche quest’oggi su alcuni giornali in relazione alle serate in Arcore – hanno affermato in una nota gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo – sono destituite di ogni fondamento e contrastano con numerosissime indicazioni di segno completamente opposto. La genesi delle dichiarazioni e i tempi appaiono davvero indicativi e ne dimostrano l’assoluta inconsistenza”.
Il perché della deposizione. “Uno degli elementi che mi hanno spinto a prendere questa decisione – avrebbe esordito Chiara davanti ai pm Forno e Sangermano secondo quanto riporta ‘Il Corriere della Sera’ – è la posizione che ha pubblicamente assunto il presidente Berlusconi, il quale in più occasioni ha definito ‘cene eleganti’ le serate che per quanto mi risulta avevano tutt’altra natura, e per di più ha difeso alcune ragazze del suo ‘giro’ che avevano avuto atteggiamenti sconvenienti, mentre non ha ritenuto di spendere una parola a favore nostra che ci eravamo comportate in tutt’altro modo”.
Il provino con Fede. Le due ragazze, secondo ‘Il Corriere della Sera’, raccontano ai pm l’incontro con Emilio Fede nell’agosto del 2010: “Non ci richiese l’effettuazione di alcuna prova ma si mostrò deciso a sceglierci come ‘meteorine’ a 5.000 euro a settimana”.
Racconta Ambra, secondo ‘La Repubblica’: “Lo incontriamo il 21 agosto 2010 negli studi di Mediaset a Milano 2. Dopo un’attesa di un’ora in una sala dove c’è una bandiera italiana, siamo ricevuti dal direttore. Fede si mostra subito elettrizzato. Ci fa un sacco di complimenti e ci dice, rivolgendosi a Salemi, il nostro agente, che andiamo benissimo, anzi testualmente “Vanno benissimo, sono bellissime”. Da questa sala ci spostiamo direttamente nello studio di Fede, dove ci ripete che andiamo benissimo per fare le meteorine, che guadagneremo 1800 euro a settimana più un importante rimborso spese, e che però avremmo dovuto lavorare tutti i giorni presso gli studi di Rete 4. Ricordo che Fede aggiunge anche che può capitare che facessimo molto tardi al lavoro. In tal caso avremmo potuto dormire a casa sua. Ricordo in particolare che Fede rivolgendosi a Chiara la definisce un po’ troppo timidina e silenziosa. Ma ci rassicura, avremmo potuto fare delle prove direttamente con lui e direttamente a casa sua”.