Berlusconi: “Ho i numeri, avanti tutta”. Ma la Lega frena: “Non va”

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi spinge sull’acceleratore e, corroborato dalla parole di Giorgio Napolitano, ribadisce con forza di avere i numeri per poter andare avanti, fino alla fine della legislatura, definendo anche alcune importanti riforme, da quella fiscale a quella istituzionale. Ma a ‘rovinare’ il Capodanno al premier è il leader della Lega Nord Umberto Bossi che, parlando della tenuta dell’esecutivo, non ha dubbi: ”Penso che un anno così non ce la facciamo. Una cosa è che Berlusconi voglia fare certe riforme, un’altra è poterle fare”, dice senza giri di parole il Senatur.

Tema che, con tutta probabilità, deve essere stato al centro di due telefonate tra il capo del governo e il numero uno del Carroccio, il 30 dicembre e il giorno di San Silvestro. E, a differenza del Cavaliere, che qualche giorno fa si era definito “un ottimista da sempre”, il leader dei lumbard mette in chiaro: ”Io – spiega – non sono pessimista o ottimista, ma realista. E’ inutile fare chiacchiere, ci vogliono i numeri per le riforme”. Toni fermi anche quando si parla di federalismo, su cui il ministro per le riforme non ha tentennamenti: ”Se non passa – avverte – la legislatura è finita. Viene meno il senso di stare qui”.

Le previsioni funeree del leader della Lega però non piacciono a molti nel Pdl che continuano a vedere dietro le dichiarazioni di Bossi la ‘regia’ di Giulio Tremonti che, secondo voci maligne, preferirebbe andare al voto per giocarsi, di fronte ad uno stallo, la chance di andare a palazzo Chigi. Una serie di ragionamenti pero’ che non trovano riscontri. Certo è che a differenza di Bossi, il Cavaliere continua a spargere ottimismo. Chiuso ad Arcore dove ha festeggiato l’ultimo dell’anno e dove con ogni probabilità resterà anche la prossima settimana anche non si esclude una breve visita (lo stesso Berlusconi la starebbe valutando in queste ore) in Costa Azzurra dalla figlia Marina.

Ai diversi parlamentari che lo hanno raggiunto in queste ore per fargli gli auguri il premier sarebbe apparso tranquillo e determinato nel proseguire con il governo. Berlusconi, racconta chi gli ha parlato, ha ribadito la convinzione di poter portare altri parlamentari nelle file della maggioranza. Sta contattando moltissime persone, spiegano vari deputati del Pdl, di diversi schieramenti, magari su 30 ne riesce a convincere 10. E tra le argomentazioni usate per attirare nuovi parlamentari, il premier userebbe anche l’invito, fatto in varie occasioni dal Presidente della Repubblica alla stabilità. Il Cavaliere ai suoi collaboratori non ha nascosto l’apprezzamento per il discorso di fine anno del Capo dello Stato mettendo in evidenza proprio i passaggi in cui Napolitano chiede alle forze politiche stabilità per fare le riforme.

Il monito di Napolitano deve essere chiaro a tutti, sarebbe stato il ragionamento del Cavaliere in riferimento alle ‘uscite’ del Senatur. Il presidente del Consiglio guarda sempre all’Udc. Per questo motivo avrebbe apprezzato l’ennesima apertura dal leader centrista Lorenzo Cesa che, l’ultimo dell’anno, in un’intervista al quotidiano ‘Il Messaggero’ ha ribadito la disponibilità del’Unione di Centro ”a collaborare con il governo in Parlamento” a patto che ”l’esecutivo metta in campo riforme serie”. Ma con una precisazione: non si entra nel governo, perché il partito di Casini, rimarcando così la linea delle mani libere, non intende chiedere “poltrone”.

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