Berlusconi: “Non compro più i giornali, stampa catastrofista”

Pubblicato il 13 Luglio 2010 - 22:47 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Il presidente del Consiglio attacca ancora i giornali. La stampa italiana è ”pessimista e catastrofista” tanto che ”ho deciso di non comprare e non leggere piu’ i giornali”. In occasione della festa dei 30 anni di Capital ribadendo scherzosamente di seguire il ‘metodo Thatcher’ che gli suggerì il primo ministro inglese (leggere cioe’ solo gli articoli che parlavano bene di lui rimanendo senza rassegna stampa per due mesi) Berlusconi insiste però più seriamente nella critica alla stampa italiana su cui chiede di ”stendere un velo”.

Per il presidente del consiglio nel caso dei giornali ”i numeri danno le sentenze”, ovvero è il numero di lettori che spiega lo stato della stampa e dal 1953 infatti sono rimasti meno di sei milioni. ”Siamo il paese – ha aggiunto – in cui si legge di meno”. La media europea è infatti di 250 giornali ogni mille abitanti mentre quella italiana e’ di 86 e ”al sud di 56 copie, le stesse di Tunisi”. Per questo Berlusconi ritiene si debba ”inneggiare a chi ha saputo differenziarsi” come Capital che racconta il coraggio degli imprenditori italiani.