Tremonti mette all’asta l’Italia, Silvio assediato a casa sua, non va

ROMA – Silvio Berlusconi diserta il seminario voluto e presieduto da Giulio Tremonti. Si tratta solo di un incontro preliminare per affrontare la nuova grande stagione della vendita del patrimonio pubblico. Dalla quale ci si aspetta di ricavare nientemeno che una cifra oscillante tra i 400 e 500 miliardi. Per fare cassa, ovviamente. Purché questa colossale partita di privatizzazioni e dismissioni non si trasformi nell’ennesima  svendita di Stato dei nostri pezzi pregiati. E questo è decisamente meno ovvio. Il patrimonio dello stato italiano vale oltre 1.800 miliardi di euro, di cui ”700 immediatamente fruttiferi”. E’ questa una delle stime fornite al seminario organizzato dal Tesoro secondo quanto riferito da Edoardo Reviglio, capo economista della Cassa Depositi e Prestiti.

Berlusconi, come si apprende dall’Ansa, e come ha confermato Gianni Letta, si scusa. “E’ assediato da impegni vari, sono giornate intense e per certi aspetti turbolente” lo difende il suo consigliere più ascoltato, cercando fra l’altro di mettere altre sordine alla plateale incomunicabilità tra il premier e il suo ministro più importante.

Il compleanno del Presidente, che oggi compie la venerabile età di 75 anni non c’entra. Sempre l’Ansa informa che Silvio Berlusconi si trova a palazzo Grazioli: la sua residenza nel frattempo è letteralmente subissata di piante, fiori, omaggi. Sempre l’Ansa ricorda anche che nella sua residenza romana,  intorno al’ora di pranzo, dovrebbero raggiungerlo alcuni esponenti della maggioranza per un incontro che sarà anche occasione di festeggiamento.

Il seminario è iniziato lo stesso. In rappresentanza del premier, Gianni Letta. Presenti ai preliminari d’asta per la messa all’incanto della gioielleria nazionale, rappresentanti del governo, dell’amministrazione, di istituti pubblici, banche d’affari, operatori di mercato. Manca solo lui, il Cavaliere Assediato: nella sua stessa casa, da una cerchia di ammiratori traboccanti amore e gratitudine. L’Italia è in vendita ma oggi non è giornata per meschine questioni di prezzo. 100 di questi giorni Presidente.

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