Berlusconi: “Mai usato le mie tv contro la sinistra. Lega? Spesso troppi veti”

Pubblicato il 17 Gennaio 2013 - 20:30 OLTRE 6 MESI FA
Silvio Berlusconi (foto Ansa)

ROMA – Da un lato la Lega come “alleato” di sempre. Dall’altro la Lega che “mette veti” e che spesso “impedisce di governare”. Poi le tv, le sue tv, “mai usate per campagna politica”. E ancora le accuse ai tecnici che “hanno fatto un disastro” e ai giudici che lo vogliono “mandare a casa come nel ’94”. Altro giorno, altro passaggio televisivo di Silvio Berlusconi: giovedì 17 gennaio è la volta di Euronews e il Cavaliere ripete, con qualche aggiunta, la “lezione” delle apparizioni precedenti.

Il primo affondo del premier è alla sinistra “comunista” suo nemico da sempre: “Come nel ’94 il mio Paese corre il pericolo di vedere la sinistra al potere: è una sinistra non socialdemocratica e che ha le radici nel comunismo”. Subito dopo, però, Berlusconi prende di mira il suo bersaglio “preferito”, Mario Monti: ”Abbiamo un programma che non si puo’ sintetizzare in poco tempo ma va nella direzione di un  cambiamento completo di rotta rispetto al programma economico dei cosiddetti tecnici che al governo hanno causato un disastro con la caduta dei consumi. No siamo più liberali e vogliamo abbassare le tasse”.

Ma il Cavaliere non risparmia la Lega. Incurante della contraddizione (con il Carroccio Berlusconi è alleato da sempre e anche questa volta ha insistito rinunciando all’incarico da premier pur di stringere il patto), affonda: ‘Certe cose non le abbiamo potute fare perche’ c’era il veto della Lega”.  Risposta, quella di Berlusconi, alla  giornalista che gli chiede se tra ”i piccoli partiti che impediscono alle coalizioni di governare ci sia anche la Lega Nord”.

Quindi le tv, le sue tv. Che Berlusconi giura non essere mai state utilizzate come arma politica: ”Noi abbiamo fatto una legge sul conflitto di interessi, assolutamente vigente. Quanto alla credenza che io abbia usato le tv per fare politica, dico che le mie tv non fanno politica. Non c’è una sola trasmissione nella storia delle mie tv che e’ andata contro la sinistra”. Curiosa considerazione visto che proprio ieri l’AgCom ha contestato al Tg4 e a TgCom24 una “sovraesposizione” del Pdl.

Infine un attacco alla magistratura politicizzata e  in politica, che oltre a Di Pietro, alle urne, presenta anche Antonio Ingroia: ”Io sono stato mandato a casa nel ’94 con vulnus di democrazia, con avviso di garanzia della procura di Milano perche’ accusato di corruzione e sono stato assolto con formula piena per non aver commesso il fatto. Adesso la procura di Milano tenta la stessa cosa”. Su Ingroia Berlusconi affonda senza nominarlo: ”La magistratura italiana è in parte politicizzata e ne ho una prova: c’e’ un partito realizzato soltanto da pm” e che ha alla guida ”un pm che curava le indagini piu’ delicate in Italia, quelle sui rapporti tra lo Stato e la mafia”.