Spunta tweet di Berlusconi: “Quei comunisti che protestavano sono stati cacciati a dovere…Stasera festa!”. Ma è un falso

Pubblicato il 16 Dicembre 2010 - 12:56 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

”Certo che essere Bersani dalla mattina alla sera deve essere faticoso! Non gliene va mai una dritta”. Ed ancora: ”Quattro o cinque comunisti erano davanti alla mia residenza protestando. Sono stati cacciati come meritano dalle forze dell’ordine. Stasera Festa”. Sono alcuni dei messaggi postati da un profilo Twitter dall’ ”utente Silvio Berlusconi”.

Falsi ”cinguettii” quelli attribuiti al premier come scoperto da Wired.it che ha smascherato il presunto e autorevole utente come un fake. Fra le migliaia di utenti che hanno seguito su Internet l’intensa giornata politica del 14 dicembre sulla fiducia al governo, Wired ha scovato un profilo di Twitter particolarmente solerte nel commentare passo dopo passo le vicissitudini di Camera e Senato. L’utente Silvio Berlusconi (@palazzochigi) ha infatti postato oltre una trentina di messaggi: sullo sfondo della sua pagina Palazzo Chigi, i link di riferimento sembravano quelli del Governo e la foto dell’account era quella di Berlusconi.

I messaggi erano scritti in prima persona dallo stesso premier. ”Tutto in linea con il ‘galateo’ di Twitter – spiega Wired sul suo sito on line – Peccato, però, che sia un falso. Berlusconi non ha mai aperto un account su Twitter e, anzi, dal suo staff fanno sapere che non erano neanche a conoscenza di questo utente”. Oltre ai commenti ironici ve ne sono anche sulle prospettive politiche (”Oggi apriamo una stagione nuova per la politica italiana,come presidente non sfiduciato intraprenderemo nuove vie apriremo ai moderati”). Wired.it ha anche interpellato Antonio Palmieri, responsabile internet e nuove tecnologie del Pdl.

”E’ sicuramente un fake – ha spiegato Palmieri – Nè tantomeno si tratta di qualcuno vicino a Palazzo Chigi perché nessuno della struttura potrebbe usare il volto o il nome del premier. Nel sito del governo, a riprova del falso, non c’è alcun link o riferimento a questo account Twitter e inoltre il linguaggio usato non è certo il linguaggio del Presidente del Consiglio”. Per Palmieri, come spiega a Wired, si tratta semmai di ”un fan che ha fatto una simpatica iniziativa di sostegno al premier”, dato che chiunque potrebbe iscriversi al social network con il nome di qualcun altro e postare ciò che vuole”.