Berlusconi: “Ho vinto e vado avanti. Lo vuole anche Napolitano. Fini? Con lui non tratto più”

Pubblicato il 14 Dicembre 2010 - 18:31 OLTRE 6 MESI FA

Ho vinto e vado avanti. Quanto ad un possibile allargamento della maggioranza se ne può parlare ma non con Gianfranco Fini. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si gode la fiducia con tre voti di scarto andando prima dal presidente del Consiglio Giorgio Napolitano e poi da Bruno Vespa per la solita intervista legata alla presentazione del libro del giornalista.

Vittoria politica, andiamo avanti. Lo vuole anche Napolitano. “Certamente – inizia il premier – è una vittoria politica”. Ma Berlusconi, non si accontenta e aggiunge:   la maggioranza ”avrebbe potuto essere più consistente” se non ci fossero state delle ”pressioni psicologiche” su alcuni componenti di Fli. ”Non c’e’ una maggioranza alternativa e quindi si deve andare avanti”, ha aggiunto. Quanto al colloquio al Quirinale, Berlusconi spiega: “Anche Napolitano vuole che il governo vada avanti”.

Fini, capitolo chiuso. Berlusconi, quindi, si dice disposto a trattare per allargare la maggioranza, ma non con Fli e con gianfranco Fini. A Vespa, che gli chiede se la trattativa con Fli sia definitivamente chiusa risponde: ”Con il partito di Fini sì anche per il comportamento di alcuni suoi uomini di grande negativita’ come dimostra il discorso di oggi di Italo Bocchino”.   ”Ho subito critiche velenose da Briguglio, Granata e Bocchino quotidianamente per quasi un anno” ha detto poi il presidente del Consiglio che ha aggiunto:  ”Ho sopportato fino a luglio una teoria di critiche velenose già da marzo. Ma dal Pdl non è stato espulso nessuno”.

Silvio Berlusconi non esclude una crisi pilotata per venire incontro alle richieste dell’Udc e consentire in questo modo l’allargamento della maggioranza. ”Interpretazione assolutamente aderente alla realtà”, ha detto Berlusconi. Vespa aveva detto: ”Berlusconi non esclude, per venire incontro alle richieste dell’Udc, che si possa eventualmente parlare anche di una crisi pilotata se ce ne saranno le condizioni”.

“Fini? Sono un ostacolo ai suoi obiettivi personali”. ”Alla fine – ha rincarato la dose Berlusconi – è venuto fuori che per Fini ero un’ostacolo per raggiungere i suoi obiettivi”. Quindi il premier aggiunge: “Nonostante Fini fosse presidente della Camera interveniva nella gestione del partito facendo richieste che non sono rimaste mai inascoltate. Ad essere incompatibili non erano le persone ma le posizioni politiche”’.

Discorso diverso per quanto riguarda l’Udc di Casini. ”Un tentativo di allargamento della maggioranza – spiega il premier – credo che sia perseguibile. Ci sono parlamentari che dopo oggi possano rientrare nei gruppi del Pdl o comunque nella nostra coalizione più ampia. Penso all’Udc ed altri partiti che non vogliono restare nell’angolo”.

Accordo Lega-Udc. “Non credo ci siano difficoltà a trovare un accordo tra Udc e Lega” sul tema del quoziente familiare e della riduzione dell’Irap. ”Il quoziente familiare è una nostra preoccupazione, è nel nostro programma ed è subordinato solo alla possibilità di trovare fondi”.

Udc e Idv stanno troppo in tv. “Udc e l’Idv sono al 6% perché hanno un overdose di presenza in televisione”, è l’analisi del premier.