Elezioni, video-appello di Berlusconi su YouTube: “Meno liberi se vince la sinistra”

ROMA  –  Silvio Berlusconi si scopre tecnologico e affida a YouTube un video-appello in cui ricorda agli elettori che quelle del 15 e 16 maggio non sono solo amministrative ma un test politico nazionale. Non a caso rispolvera i cavalli di battaglia della sua propaganda, puntando il dito soprattutto contro la sinistra: “Le elezioni del 15 e 16 maggio sono elezioni amministrative, ma dobbiamo vincerle non solo per portare il buon governo nei comuni e nelle province, ma anche, e soprattutto, per confermare e rafforzare il nostro governo sul piano nazionale”.

“Saremmo tutti meno liberi se la sinistra ritornasse al potere e mettesse in atto i programmi che ha annunciato”, aggiunge poi Berlusconi sostenendo che la sinistra “reintrodurrebbe l’Ici, che noi abbiamo abrogato, raddoppierebbe l’imposta sul reddito di Bot e Cct e dei dividendi delle azioni, istituirebbe la patrimoniale, consentirebbe le intercettazioni a tappeto, utilizzandole contro gli avversari politici, e lascerebbe spalancate le porte agli immigrati clandestini per poi concedere loro il voto e spostare la bilancia elettorale”.

Poi un riferimento all’ex amico Fini: “Il tentativo di Fini e delle sinistre di rovesciare il governo facendogli mancare la maggioranza in Parlamento è fallito  ma non solo: ha dato vita a una nuova maggioranza che è oggi più esile nei numeri ma più coesa di prima”. “Abbiamo dunque la possibilità – sottolinea il premier- di governare e finalmente di realizzare quelle riforme dell’architettura istituzionale dello stato, della giustizia, del sistema tributario, che sinora a causa dei nostri alleati, prima Casini e poi Fini, non eravamo mai riusciti a realizzare perché nella maggioranza non avevamo i numeri per farlo. Sono convinto, invece, che riusciremo in questo nostro disegno entro la fine della legislatura e respingeremo con la politica dei fatti, gli attacchi, gli insulti, le menzogne che l’opposizione e le toghe militanti della sinistra continuano a seminare nelle piazze, nelle televisioni, sui giornali, contro di noi”.

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