Berlusconi visita l’Università Ecampus: “Che belle laureate, non come la Bindi”

Silvio Berlusconi

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, torna a fare battute sulle donne e contro la presidente del Pd Rosy Bindi. Oggi in visita all’università telematica Ecampus di Novedrate (Como) il premier ha detto sorridendo: “Vedo belle ragazze laureate con il massimo dei voti, che non assomigliano certo a Rosy Bindi…”.

Intrattenutosi per oltre un’ora nella sede dell’ateneo lariano, il premier ha parlato a braccio per una ventina di minuti davanti agli studenti universitari e, secondo quanto riferiscono dei presenti all’incontro, avrebbe parlato delle polemiche sulla scelta di belle ragazze e “veline” all’interno del Pdl. “Spesso – avrebbe affermato Berlusconi – viene detto che le persone che il presidente del Consiglio nomina sono tutte carine, veline e senza cervello. Ma ci sono giovani che si laureano con il massimo dei voti e non assomigliano a Rosy Bindi”.

La frecciata, però, non è stata solo per la presidente del Pd. “Quando studiavo per prepararmi agli esami – avrebbe sostenuto Berlusconi – lo sapeva tutto il condominio in cui abitavo e, per questo, faceva silenzio per permettermi di prepararmi bene e poi, superato l’esame, facevo festa. Quanto a Di Pietro appare difficile capire perche’ nel suo paese nessuno sapesse niente della sua laurea”.

Una battuta che il leader dell’Idv non ha gradito annunciando querela e sfidando il premier a presentarsi in tribunale.

Nel corso del suo intervento, il presidente del Consiglio ha anche parlato dell’università del pensiero liberale che sta preparando a Villa Gernetto, a Lesmo, e, riferendosi all’attuale momento politico, si e’ limitato ad osservare che all’interno della maggioranza di governo ”ci sono solo piccole incomprensioni”.

La replica della Bindi. A stretto giro arriva la replica dell’interessata che si rammarica per la “volgarità del premier”.  ”Faccio i miei complimenti alle studentesse per il conseguimento della laurea – dice la Bindi – Su quello che ha detto il Presidente del Consiglio mi limito con tristezza a prendere atto che tra i tanti segnali della fine dell’impero c’e’ anche questa ormai logora ripetitività delle sue volgarità”.

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