ROMA – Verso le elezioni 2013. Bersani promette di risolvere il conflitto di interessi come primo impegno nel caso venga eletto premier il 24 febbraio (la data definitiva). L’argomento, importante, decisivo, si porta appresso una certa sensazione di dejà vu, come di un film già visto del quale si è sempre potuto assistere però solo a solenni quanto insoddisfacenti trailer. Sarà la volta buona, visti i precedenti e le occasioni perse con il doppio Prodi e D’Alema?
Bersani rilancia il tema proprio nel momento in cui si consuma l’ennesimo arrembaggio di Silvio Berlusconi sulle televisioni pubbliche e private: una strategia che ha sempre pagato, visto che l’occupazione sistematica di salotti e arene televisive gli ha fatto recuperare già 3 punti percentuali nei sondaggi. Un Berlusconi, se ce ne fosse stato bisogno, ancora più scettico dei compagni del centrosinistra (“Un disco rotto, sono vent’anni che ne parlano”).
E’ sicuro di vincere Bersani, ovunque ha promesso, anche al Senato. Quanto all’Imu, (sullo sfondo c’è sempre il Cavaliere che vuole eliminarla) ci sarà un alleggerimento sulla prima casa e i redditi più deboli. Quanto a Monti sarà suo amico, lo ascolterà ma, fa capire, ci sono le elezioni e quindi a la guerre comme a la guerre. “Per prima cosa bisognerà fare una legge sull’antitrust, cioè contro le concentrazioni, e una legge severa sulle incompatibilità: sono i due punti di quelle che chiamiamo norme sul conflitto di interessi”. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha concesso un’intervista a Repubblica e Messaggero parlando delle priorità del nuovo governo.
Ha aggiunto: “Se il centrosinistra vincerà, è normale che sia io il premier”. Se Mario Monti dovesse candidarsi, spiega, “voglio essere amichevole. I progressisti sono aperti a posizioni moderate, dicano loro cosa vogliono fare”. Bersani sottolinea che non farà “campagna elettorale contro Monti”, ma precisa che “quando il paesaggio cambia, cambiano le dinamiche. In campagna elettorale le dinamiche che scattano sono altre. Se dovessi essere io il premier parlerei subito con Monti”.
Nell’incontro a Bruxelles con i vertici delle istituzioni Ue, il leader del Pd ha quindi spiegato di aver portato rassicurazioni, “elementi di continuità”: ”Nessuno può dubitare della nostra volontà riformatrice e di tenere i conti sotto controllo”. Vendola? “E’ un grande europeista, vuole gli Stati Uniti d’Europa. E’ diventato un pretesto polemico”. ”A tutti – dice – ho spiegato che arriveremo primi. Dappertutto. Anche al Senato“. Sull’Imu, ha spiegato Bersani, il centrosinistra punterà ad un alleggerimento “sulla prima casa e per i redditi più deboli, mettendo un’imposta individuale sui grandi patrimoni: se il demagogo dice che la abolisce, ci spieghi dove prende i soldi e non racconti favole”. “La legge di stabilità – assicura – arriverà in porto in condizione da garantire gli obiettivi. E’ in corso una manovra abbastanza miserevole della destra di guadagnare un po’ di tempo”.
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