ROMA – Dice che lui di patti non ne vuole fare, nè col Pdl (“impensabile”) nè col M5s, ma Pier Luigi Bersani manda un messaggio a Beppe Grillo, questa volta a muso duro: deciditi, dì quello che vuoi fare visto che hai un terzo dei parlamentari. Oppure andiamo tutti a casa, tu compreso. Poi, in prima serata da Fabio Fazio, presenta gli otto punti con cui andrà in Parlamento.
”Lo dico prima io di Grillo che gioca a fare l’uomo mascherato – dice Bersani a ‘Che tempo che fa’ – di tavoli non ne apro, non scambio sedie, non voglio fare nessun patto. Ciascuno si prenda le sue resposabilità, visto che potevano stare a casa e invece hanno detto ‘vengo in Parlamento’. Ora ha 1/3 dei parlamentari e dica cosa vuole fare”.
Quindi l’attacco: nel M5S, ”ci sono cose di sinistra e cose che non lo sono affatto. Grillo non vuole che un figlio di immigrati nato qui sia italiano e mi sembra molto tiepido sull’evasione fiscale. Questo non è di sinistra”. Con lui ”ci sono punti di dissenso radicale. Chi vuol stare fuori dall’euro non sa cosa dice”.
”Abbiamo 460 parlamentari, il doppio della destra e il triplo di Grillo – ricorda il leader del Pd – Quindi la prima parola tocca a noi. Abbiamo perso – aggiunge – perchè abbiamo avuto un risultato sotto le aspettative”. Ora serve ”un governo di cambiamento su un programma di 8 punti che chieda su questi la fiducia”.
Un governo in cui Renzi avrà “sicuramente un ruolo”, assicura Bersani. ‘Deciderà Renzi che ruolo avrà quando vorrà con la direzione del partito, ma sicuramente un ruolo lo avrà. Non sottovaluto affatto il contributo che poteva dare Renzi, e abbiamo fatto apposta le primarie”.
”Ho in testa un governo largamente rinnovato – sostiene Bersani – con la presenza di giovani, donne e anche presenze esterne dai partiti, assolutamente competenti”.
Gli otto punti. Pier Luigi Bersani ha anche presentato gli 8 punti con i quali si presenterà in Parlamento. Otto punti, avverte, di “un programma di governo preciso, esigibile e limitato sul quale chiedere la fiducia”. Prima di tutto, avverte, proporrà una legge contro la corruzione e contro la mafia; una sul conflitto d’interessi; misure per una politica più sobria e meno cara; una riforma dei partiti; interventi immediati su urgenza sociale, economia e diritti, come quello di cittadinanza e delle coppie omosessuali, sulla scuola e il diritto allo studio.
Per quanto riguarda l’ipotesi di un governo con il Pdl, Bersani chiude a chiave la porta: ”Sul piano politico immaginare che io possa fare qualche accordo con quelli che hanno sempre impedito il cambiamento è un’ipotesi dell’irrealtà”.
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