Bersani: Legge stabilità viola Costituzione su progressività

Bersani: Legge stabilità viola Costituzione su progressività
Pierluigi Bersani (Ansa)

ROMA – “Siamo ancora a sfidare l’intelligenza degli italiani. Dire che, a parità di welfare, abbassare le tasse è buono e giusto è come dire viva la mamma”. Ad affermarlo sulla sua pagina Facebook è l’ex segretario del Pd ed esponente della minoranza Pier Luigi Bersani, secondo il quale il taglio sulla casa in legge di stabilità introduce il principio “chi ha di più paga di meno. Spero – dice – sia possibile discuterne”.

“Nessuno può obiettare che abbassare le tasse sia giusto. Ma abbassarle prima di tutti a chi, e come, e per che cosa? Che cosa vogliamo fare dell’art.53 della Costituzione, che parla di progressività? Le norme sulla casa della legge di stabilità introducono per via di fatto un 53 bis: chi ha di più paga di meno”.

La risposta della maggioranza del partito non si fa attendere. “Ormai con Bersani siamo alle barzellette. Citare l’articolo 53 della Costituzione? La prima casa non si paga, ma chi è più ricco paga, eccome se paga. Abbiamo abolito la tassa sulla prima casa, non sulla seconda o la terza”. Ad affermarlo è Ernesto Carbone, membro della segreteria nazionale dello stesso partito di Bersani. “Colpisce che Bersani parli solo di Imu e di contante. Perché Bersani non parla di altre misure? Per la prima volta si interviene sulla povertà, sul sociale, sul dopo di noi, sul servizio civile, sugli ammortamenti per chi investe in azienda. E perché Bersani non dice una parola che sia una su Terra dei Fuochi? E ancora: quale timidezza blocca Bersani sulle politiche del Governo per Ilva? Anche su questo Bersani – conclude Carbone – rimpiange il passato?”.

 

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