Bersani: “L’intervento dei vescovi è stato squilibrato”

Pubblicato il 24 Marzo 2010 - 17:44 OLTRE 6 MESI FA

Ospite di Enrico Mentana, Pier Luigi Bersani torna sul tema dell’aborto e sul richiamo della Cei, rispondendo anche ai giornalisti del Corriere Maria Teresa Meli e Sergio Rizzo. Il leader Pd spiega di non ritenere «un’invasione di campo» gli interventi dei vescovi, sottolineando però che il problema è quello della «responsabilità della politica» e anche «dell’elettorato cattolico» chiamato a «districarsi» tra i valori.

In particolare però, secondo il segretario dei democratici, il primo intervento di Angelo Bagnasco «è stato un po’ squilibrato» ma poi la posizione è stata ribadita in modo più equilibrato. «Davanti al voto – spiega Bersani a “Mentana Condicio” – i vescovi hanno il diritto di far rimarcare i punti essenziali del messaggio della chiesa. I cattolici poi votano da cittadini e devono essere capaci di districarsi tra i valori trovando un punto di equilibrio tra temi sociali e etici». La politica però, aggiunge il leader Pd, «deve prendersi le sue responsabilità dicendo cosa si può fare e cosa no».

Bersani non sembra volersi sbilanciare più di tanto sul possibile esito delle regionali, ma avverte: «Se dovesse arrivare una lettera brusca al governo, certo si creerebbero dei problemi». «Noi dobbiamo lavorare nello schema del 2013 perché dobbiamo prepararci bene» aggiunge il segretario del Pd, puntando anche il dito contro la «curvatura plebiscitaria» del governo. «Le regole vengono prima del consenso. Non puoi chiamare l’Authority neanche se hai il 99% del consenso» attacca ancora.

L’obiettivo del leader Pd è quello di «saldare tema democratico e tema sociale». Bersani sarà il candidato del Pd? «Non ci penso ma non lo escludo» risponde il segretario dei democratici. Precisando anche a tal riguardo di non ritenere scontato il ricorso alle primarie e che toccherà decidere assieme agli alleati. «Se toccasse a noi le faremmo ma ragioneremo insieme agli alleati. Prima di scegliere il candidato premier serve uno schieramento e poi quando si arriverà alla scelta, è chiaro che io, ma anche gli altri, vogliamo vincere e sceglieremo il candidato in condizioni di vincere». Quanto a una possibile alleanza con Nichi Vendola, il numero uno Pd, chiarisce che «bisogna continuare la discussione anche in vista di una semplificazione del quadro che io vorrei – aggiunge – avvenisse per via politica e non in virtù di regole che strozzano».

Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha poi definito “una vergogna” l’aggressione del premier Silvio Berlusconi nei confronti di Mercedes Bresso, mentre la presidente del Pd, Rosy Bindi, le ha regalato uno specchio perché, ha spiegato, “a noi piace specchiarci perché ci sentiamo bene con noi stesse”. «Io spero – ha detto Bersani durante un’iniziativa sulla libertà di informazione – che i cittadini non accettino un modo così volgare di condurre la campagna elettorale». Bersani ha tuttavia affermato di aspettarsi altre esternazioni del genere da parte del premier “visto come sta andando la campagna elettorale”.