BERLINO – Non c’è nessun sorpasso: “Berlusconi e Lega sono al 24% e non vinceranno le elezioni”. Pierluigi Bersani lo assicura da Berlino. E non solo, parlando al German Council for Foreign Relations, il segretario Pd si dichiara prontissimo ad avviare un dialogo con Monti pur di sconfiggere “leghismo, berlusconismo e populismo”. E’ un discorso a vocazione europeista quello pronunciato dal candidato Pd nel quale afferma di lavorare per “l’Europa massima possibile, non per convivere con quella minima indispensabile”. Un’apertura, quella di Bersani, che è stata raccolta da Monti così: “Apprezzo ogni apertura e ogni disponibilità e anche questa frase che Bersani ha detto dalla Germania, dove, mi pare, la politica fatta in quest’ultimo anno con l’aiuto del Parlamento, è stata apprezzata”. Poi però avverte: “Io sarò disponibile ad alleanze con tutti e solo coloro che saranno seriamente impegnati sul piano delle riforme strutturali”.
Quanto ai sondaggi Bersani ha poi assicurato: il centrodestra non è in fase di sorpasso. In Italia c’è una destra particolare che non ha dentro storicamente un concetto liberale. liberal-moderato. La destra è preoccupante, ma ci sono forze in Italia in grado di evitare che prenda in mano il comando”.
Bersani riapre a Monti mentre in Italia, Berlusconi, ospite di Studio Aperto, è convinto di aver recuperato terreno dopo la sua proposta choc sull’Imu. “Monti e Bersani attaccano – dice – perché sono disperati. Credevano di avere la vittoria a portata di mano, invece la distanza da noi continua a ridursi e li abbiamo quasi raggiunti, siamo in area di sorpasso”.
Il cavaliere non ci sta a prendersi la colpa del rialzo dello spread: “E’ un’altra delle stupidaggini che abbiamo sentito da parecchio tempo e soprattutto in questi giorni: gli interessi che dobbiamo pagare sui nostri titoli del debito pubblico sono assolutamente indifferenti sia all’attività di governo che ai programmi di governo. Dobbiamo registrare che l’Imu ha prodotto una distanza, un vallo, tra lo Stato e le famiglie. Da qui è derivata, subito, una riduzione dei consumi”.
Intanto Bersani da Berlino, ci tiene a correggere anche un’altra delle affermazioni clamorose di Berlusconi: “l’Italia, assicura, è fermamente antifascista e la frase di Berlusconi (‘Mussolini ha fatto anche cose buone’) era rivolta solo a dei nostalgici”.
Poi, dopo aver ribadito di essere disponibile ad un accordo con il professore dopo il voto spiega: “Monti è arrivato da solo. Era il professor Monti. Non aveva una forza politica, né una maggioranza parlamentare. Gliele abbiamo date noi, noi abbiamo voluto Monti, noi abbiamo affrontato il popolo che ha visto la riforma del lavoro e delle pensioni. Ci riteniamo protagonisti nel bene e nel male di questo anno e mezzo“.
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