ROMA, 19 APR – ”Dopo questi mesi non so se Monti avra’ voglia di arrivare fino al 2020. Nel 2013 ci saranno le elezioni e se i tecnici vorranno fare outing saranno benvenuti, non credo che perderanno le competenze diventando un po’ politici, che e’ una polemica un po’ stucchevole”.
Pier Luigi Bersani, ospite di Radio Anch’io, risponde cosi’ sull’eventuale futuro in politica del premier e degli attuali ministri. ”Decideranno loro – sostiene Bersani – ma in tutte le democrazie il confronto si fa tra soggetti politici”.
Abc senza futuro politico. ‘Abc’ e’ ”un atto di responsabilita’. Non credo assolutamente che ci sia una prospettiva politica”. Bersani esclude con queste parole per il futuro grandi coalizioni. ”La distinzione tra tecnici e politici – sostiene Bersani – e’ priva di fondamento, la caratura tecnica, se si andra’ ad un confronto tra partiti, non sara’ un problema. Ora di anomalo c’e’ una maggioranza politica, che e’ spuria, e deve trovare un punto di equilibrio che non sempre produce soluzioni incisive”.
”ABC – afferma Bersani – e’ un atto di responsabilita’ e mi dispiace che venga descritto come una combriccola. A cena qualche volta posso andarci con Casini e Alfano ma se devo scegliere scelgo altrimenti e credo che la cosa sia reciproca”. Quanto al dopo-Monti, il segretario Pd crede che ”dobbiamo vivere in un sistema bipolare con due polmoni, le forze politiche fanno le loro scelte e le dichiarano agli elettori come nelle democrazie normali”. Quanto al premier Mario Monti, Bersani afferma: ”Io mi trovo benissimo con lui, penso che sia un democratico ma non voglio certo tirargli la giacca. Se scoprissi un bel mattino che Monti e’ appassionato alle prospettive politiche del Pd sarebbe una bella giornata”.
In tema di soldi ai partiti, per Bersani ”urgono controlli anche retroattivi sui bilanci. E’ ora di cambiare, cambiare, cambiare perche’ sono successe cose incredibili. Ora la Lega ha fatto saltare l’iter veloce e quindi affronteremo la riforma a maggio”. Il leader del Pd assicura che ci saranno nuove norme sulla trasparenza dei partiti pur ribadendo che ”un graduale dimezzamento dei fondi ai partiti e’ gia’ in corso e nel 2015 saranno inferiori alla Spagna, alla Francia e alla Germania”.
Il problema è ”che non abbiamo uno straccio di norma di controllo e sulle spese, noi abbiamo proposto ulteriori riduzioni in particolare per mettere un tetto alle spese della campagna elettorale”.
Penati? Non è più iscritto al Pd. ”Di Penati non lo sapevo io e non lo sanno ancora i magistrati. Vedremo, per ora Penati non e’ piu’ iscritto al Pd. Questa cosa di mettere tutti nel mucchio non mi sembra sensatissima”. Bersani reagisce cosi’, a Radio Anch’io, sul fatto che i leader di partito come Rutelli e Bossi e anche lui, non sapevano nulla delle attivita’ di dirigenti o tesorieri del partito.
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