ROMA – Pier Luigi Bersani da Giorgio Napolitano. Monti lo scarica mentre Vendola prova il tutto per tutto: “vediamo in Parlamento se la proposta Bersani” può avere i numeri necessari. Cioè prima che Napolitano decida se affidargli o meno l’incarico di formare il governo. Ma Monti e i suoi non ci stanno: “Da lui si è visto poco”. Poi spiegano il vero motivo: “Prova a coinvolgere più il centro destra che noi”.
”Entro sera mi recherò al Quirinale per riferire le mie valutazioni’, aveva detto Bersani dopo la fine delle consultazioni. Pochi minuti dopo l’uscita di Gennaro Migliore (Sel) che aveva detto: “La sua proposta sia votata in Parlamento”. Cioè: vediamo se i numeri ci sono, poi torniamo da Napolitano.
Passano pochi altri minuti e Scelta Civica (il partito di Monti) ci mette una pietra sopra: ”A quarantott’ore dall’incontro con Pierluigi Bersani poco si è visto delle proposte che avevamo sollecitato nel confronto con il presidente del consiglio incaricato”: il partito lamenta inoltre la mancanza di ”contenuti riformatori” e il coinvolgimento ”piu’ consistente” del centrodestra.
”Quali saranno – si legge in un comunicato del Consiglio direttivo di Scelta Civica – i contenuti riformatori su cui si intende incentrare l’azione del governo del ‘cambiamento’? Quali possono essere i termini di un coinvolgimento della coalizione di centro-destra più consistente e che dia la misura di una azione comune che i partiti, sulla base di un risultato elettorale oggettivamente confuso, sono disposti a fare per l’Italia? Rispondere a questi quesiti è imperativo per poter dare un governo al paese”. ”Scelta Civica guarda in ogni caso con fiducia alle conclusioni che il Presidente della Repubblica tirerà al termine della giornata”, conclude la nota dei montiani.
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