Bersani attacca la Rai: “Bisogna azzerare il consiglio d’amministrazione, è nelle mani di Berlusconi”

Pubblicato il 14 Giugno 2010 - 09:09 OLTRE 6 MESI FA

Pier Luigi Bersani

Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani chiede l’azzeramente del consiglio di amministrazione della Rai. Secondo il leader del Partito Democratico la Rai vive una situazione di degrado: “Non si può avallare una gestione irresponsabile che squalifica il servizio pubblico. Non si può tollerare il ricatto di un primo ministro che minaccia quando vede programmi che non lo elogiano. E dimentica che questa Rai, questo direttore generale, la maggioranza del consiglio di amministrazione dell’azienda, sono quelli che lui ha voluto e imposto”.

Bersani avanza poi quella che definisce “una proposta seria”: “Un amministratore delegato con pieni poteri, sia pure indicato dall’azionsta Tesoro, scelto dai due terzi di un nuovo consiglio di amministrazione” e un cda “espresso anche da Regioni e Comuni oltre che dalla Vigilanza”. Bersani spiega: “Vogliamo una Rai che non dipenda più dalle segreterie dei partiti, vogliamo un’azienda che sia gestita il più possibile dal codice civile. La nostra proposta non costa un euro”.

I vertici della Rai erano stati attaccati dai consiglieri vicini all’opposizione Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten: i due avevano accusato i vertici di gestire l’azienda in maniera “dilettantesca e irresponsabile”.

Il segretario Pd attacca poi il premier Berlusconi: “Non è accettabile che Silvio Berlusconi, principale azionista di Mediaset, primo concorrente della Rai, resti sulla poltrona di ministro dello Sviluppo Economico, insensibile al conflitto di interessi che grava su di lui”.