Bersani stoppa: “Non cedo a Berlusconi. Governissimo non è soluzione”

ROMA – “No alle larghe intese”. Pier Luigi Bersani torna a ribadire la sua posizione sul nuovo esecutivo e riserva un duro attacco a Berlusconi. “Noi dobbiamo spiegare perché non vogliamo il governissimo: perché non è la risposta ai problemi”, dice il leader del Partito democratico da Corviale, quartiere periferico di Roma.

E a un manifestante che gli chiede di non cedere a Berlusconi, assicura: “Certo che non cedo”. “Ma chi ci ha portati fin qui? Non può scomparire dall’orizzonte un decennio dove ne abbiamo visto farne di cotte e di crude e portare questo paese alla deriva. Abbiamo avuto 10 anni di frottole e ingiustizie palesi, un promemoria di come siamo arrivati fin qui è utile”.

Il Pdl ha detto no al governo di cambaimento guidato da Bersani ma a un certo punto ha detto sì purché noi indichiamo il Presidente della Repubblica. Allora io ho detto no”. E ribadisce l’intenzione di trovare un accordo su un candidato condiviso per il Colle: “Noi siamo fedeli alla Costituzione, che dice che il presidente della Repubblica rappresenta l’unità nazionale. Faremo una ricerca onesta fino a prova contraria della soluzione più largamente condivisa in Parlamento”.

Quindi, più di un messaggio a Matteo Renzi. “Qualcuno mi ha detto che quello con il M5S è stato un incontro umiliante e questo non l’avrei accettato neanche da mio padre, ma per il bene del partito sto zitto. L’arroganza umilia chi ce l’ha” dice Bersani, richiamando implicitamente le critiche di qualche giorno fa del sindaco di Firenze. Infine Bersani respinge la rappresentazione di chi lo descrive ostinato ad andare avanti nonostante le difficoltà: “L’ho detto anche in cinese: ci siamo se serviamo alla causa. Se sono di intralcio mi faccio da parte. Io testardo, ma dove siamo arrivati? C’è una politica disinteressata e costituzionale”.

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