Consigliere Lega Biella e foto osé in aula: Sono di una collega Consigliere Lega Biella e foto osé in aula: Sono di una collega

Biella, consigliere Lega guarda foto osé in aula: “Profilo Facebook di una collega”

Consigliere Lega Biella e foto osé in aula: Sono di una collega
Franco Mino, consigliere Lega e la foto con la donna in abiti succinti in aula scattata da Roberto Pietrobon (Fonte Facebook)

BIELLA – Il consigliere comunale della Lega di Biella è stato fotografato mentre durante una seduta in aula guardava sul suo smartphone le foto osé di una donna. Franco Mino si è difeso sostenendo che non si trattasse di siti per adulti, ma solo delle foto in abiti succinti di una collega leghista di Bergamo apparse sulla sua bacheca di Facebook.

La vicenda è stata sollevata da Roberto Pietrobon, ex militante di sinistra, che su Facebook ha pubblicato una foto in cui Mino guardava foto di una donna in abiti succinti durante una seduta a Palazzo Oropa, corredata dalla didascalia: “Mentre non si placano le polemiche per il post del Vice Sindaco di Biella mi giungono immagini molto eloquenti dai banchi dei consiglieri comunali della Lega. Si discuteva del piano triennale delle opere pubbliche e uno di loro consultava le normative in materia!”.

Le foto sono diventate un caso nazionale, tanto che Mino ha sentito il bisogno di difendersi: “Tutti usano il cellulare per dei momenti in consiglio comunale. Dietro di me avevo notato dei balordi non al loro posto sul loggione che fotografavano e fra tutte le foto fatte la peggiore che potevano postare è questa che è la pagina iniziale di una su Facebook”.

Poi prosegue: “In riferimento a questa foto chiedo scusa se per sfortuna non ho aperto la prima pagina di Facebook di una fotografia con un uomo ma io non seguo le tendenze di moda rimango saldamente ancorato alle vecchie tradizioni (uomo, donna; mamma, papà)”.

Infine, l’affondo: “Non hanno problemi ad infangare una donna Myriam Zaninoni che appare nella fotografia con l’aggettivo di hard. Ma è una leghista quindi per loro forse non è come altre donne a cui portare rispetto, adulate e difese. Ho dimenticato di dire semplicemente che stavo sfogliando la bacheca di Facebook prima che iniziasse la seduta consigliare. Tutta questa è stata una strumentalizzazione di infimo livello”. Parole non certo di scuse, che hanno solo alimentato le polemiche in rete. (Fonte Facebook)

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