FIRENZE, 30 OTT – I partititi politici ''siano fuori dalla gestione della tv di Stato. Niente partiti nella gestione della Rai''. Lo ha detto Giorgio Gori, fondatore della Casa di produzione televisiva Magnolia ed ex-direttore di Canale 5, intervenendo dal palco della convention dei rottamatori in corso alla Leopolda di Firenze.
''Mi piacerebbe cambiare la tv italiana – ha aggiunto -, visto che da dentro non ci sono riuscito''. Gori ha proposto tre idee ''per rilanciare la Rai. Basta con la lottizzazione''. Ha ricordato che il comitato esecutivo della Bbc viene nominato dalla Regina ''e in Italia sarebbe nominato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano'', una proposta questa seguita da un lungo applauso della platea. La seconda idea e' ''un finanziamento adeguato, assieme a una ridefinizione del canone. Servono risorse certe'', mentre la terza e' ''la separazione tra i canali di servizio pubblico, finanziati con il canone, dai canali della programmazione commerciale, finanziati con la pubblicita'''. Per Gori inoltre c'e' bisogno di ''una vera concorrenza tra privati''.
Poi, a proposito dei contenuti emerse nella tre giorni dei rottamatori, organizzata da Matteo Renzi, Gori ha spiegato di aver ''ascoltato gli interventi di Chiamparino e Parisi, gli applausi, e ho capito che essere giovani qui non e' una data sulla carta d'identita', ma e' una condizione di testa e cuore''. ''In questi anni – ha aggiunto – ci hanno raccontato tante bugie'' e ''io non mi rassegno nel vedere l'Italia agli ultimi posti delle classifiche. Io non mi rassegno. Se vogliamo cambiare le cose, chi puo' ci metta la faccia. E allora – ha concluso – io, caro Matteo, ci sono''.