Biotestamento: atteso voto finale ,scontro su limiti Dat

ROMA – Il tanto atteso voto finale dovrebbe arrivare domani, quando l'Aula di Montecitorio riprendera', dopo una pausa di qualche giorno concordata dai gruppi, l'esame degli emendamenti al testamento biologico. Ma, nonostante siano passati due anni e mezzo dalla vicenda Englaro, e il testo varato dal Senato sia al vaglio della Camera da oltre due anni, i nodi sono sempre gli stessi e le posizioni tra gli schieramenti ugualmente distanti.

In aula lo scontro e' stato solo rimandato, visto che uno degli emendamenti piu' contestati dalle opposizioni, che di fatto restringe nuovamente la platea per cui si attiva la dichiarazione anticipata di trattamento ai soli stati vegetativi, sara' messo ai voti solo domani. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, prendendo la parola in Aula aveva appunto chiesto di riflettere, in questi giorni, facendo appello ''all'umanita' e al senso di pieta' '' dei parlamentari visto che il testo, se verra' modificato, permettera' ''di essere liberi dalla tecnica, dalle macchine, dai tubi, solo da morti''.

Ma a fare una legge si e' stati obbligati dall'intervento ''giacobino'' della magistratura, ha ribadito il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto, mentre Pier Ferdinando Casini invitava a non sottovalutare le parole del leader Pd, ricordandogli pero' che il testo stava passando con molti voti arrivati proprio dalle file dei democratici.

E in effetti, nonostante dal Pd (cosi' come da Fli e da Idv) si continui a dire che un testo cosi' e' inutile, ''sbagliato'' (come ha scritto anche l'oncologo, e senatore del Pd, Umberto Veronesi) e ''svuotato'', la maggioranza sui voti segreti, numerosi soprattutto all'articolo 1, ha tenuto con largo margine. 'Aiutata' certo dai voti dei centristi, schierati compatti in favore del testo, ma anche della 'fronda' degli ex popolari che fanno capo a Beppe Fioroni, che hanno sistematicamente votato in difformita' dal gruppo.

In attesa che si affronti il cuore del provvedimento, dai limiti e contenuti delle Dat appunto, al ruolo del fiduciario e del medico, intanto la Camera ha dato il via libera a una modifica introdotta all'ultimo che impedisce di indicare i trattamenti rifiutati, permettendo solo di scrivere quelli che si vuole attivare. Trattamenti che da ''sanitari'' sono diventati ''terapeutici'', un modo, sempre secondo le opposizioni, di limitare ancora di piu' il campo in cui si puo' esprimersi.

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