ROMA – Termina tutto con una proposta transattiva da parte del giudice unico del Tribunale di Macerata Corrado Ascoli il contenzioso sugli insulti contro Vittorio Sgarbi apparsi sul blog di Beppe Grillo.
Tutto era nato da un comizio tenuto dal critico d’arte 4 anni fa a Rosolini (Siracusa) dove Sgarbi era stato irriso da un ragazzo, poi allontanato dalle forze di polizia, e aveva apostrofato il giovane come “grillino” e “zucca vuota”.
Il giudice di pace di Noto aveva poi assolto Sgarbi dall’accusa di ingiuria, ma sul blog di Grillo erano rimasti video e commenti anti-Sgarbi con tanto di pesanti considerazioni dei lettori. Grillo e la Casaleggio Associati si erano costituiti in giudizio.
Nella giornata di mercoledì, con un’ordinanza, il giudice maceratese ha proposto che “la parte resistente proceda alla rimozione entro 7 giorni dalle pagine del sito web delle frasi incriminate, che compaiono alla voce Ridere di Sgarbi è reato, mentre la parte ricorrente rinuncerà a ogni altra domanda formulata circa i danni – dice l’avvocato Giamapolo Ciccoli, che difende il noto critico d’arte – il mio assistito ha rinunciato alla richiesta di cancellazione dell’articolo di Grillo, che riteniamo in ogni caso provocatorio; esso infatti ha dato sfogo ai commenti degli ignoti autori che hanno partecipato al forum e alla discussione: quelli sì per noi diffamatori e che debbono essere cancellati”.
Le spese per la lite sarebbero compensate. Le parti dovranno prendere posizione sulla proposta nell’udienza fissata per il 31 ottobre.