Blog Beppe Grillo: “Tassa rendite finanziarie di Renzi incostituzionale”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Marzo 2014 - 15:53 OLTRE 6 MESI FA
Blog Beppe Grillo: "Tassa rendite finanziarie di Renzi incostituzionale"

Blog Beppe Grillo: “Tassa rendite finanziarie di Renzi incostituzionale”

ROMA – Il blog di Beppe Grillo se la prende con una delle prime misure del governo Renzi: la tassa sulle rendite, definita “immorale e incostituzionale”.

“Renzie ha aumentato il prelievo fiscale sui guadagni da investimenti finanziari dal 20% al 26%. Non è solo incostituzionale tassare il risparmio, ma è anche immorale e in questo caso contrario allo sviluppo di quel poco di economia che c’è ancora in Italia”.

“Tassare il risparmio è incostituzionale, art. 47 della Costituzione, La norma ha per oggetto al primo comma il risparmio e il credito (“la Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito”). Il risparmio costituisce un valore costituzionale che lo Stato deve incoraggiare attivamente e tutelare contro ingiuste riduzioni di ricchezza.”

Renzie – prosegue il post – ha aumentato il prelievo fiscale sui guadagni da investimenti finanziari dal 20% al 26%. Prima di Rigor Montis il prelievo era del 12,5%. Chi ha risparmiato per una vita si è visto più che raddoppiare le imposte in due anni. Non è solo incostituzionale tassare il risparmio, ma è anche immorale e in questo caso contrario allo sviluppo di quel poco di economia che c’è ancora in Italia.

Infatti l’aumento non riguarda i titoli pubblici, ma tutto il resto: prodotti finanziari da conti correnti a conti deposito, azioni, obbligazioni. Si spinge il risparmiatore verso il debito pubblico generato dalla corruzione e dagli sperperi, ultimo il caso dell’Expo di Milano, piuttosto che dare ossigeno alle aziende. Le porcate però il governo Renzie non può lasciarle a metà.

L’aumento di tassazione non colpisce infatti le banche – si legge ancora sul post – e gli istituti finanziari, ma solo i cosiddetti “nettisti”, appellativo dato alle famiglie e ai risparmiatori individuali. E non a caso. Le banche sono costrette dalla UE ad acquistare i nostri titoli di Stato dall’estero, oggi hanno in pancia circa 400 miliardi di euro di titoli mentre il nostro debito in mano alle banche estere, in prevalenza, tedesche e francesi è diminuito dal 50% del totale a meno del 30%.

I privati non hanno questo obbligo e e hanno diminuito del 50% gli investimenti in BTP e BOT negli ultimi due anni. Vanno puniti! Comprate BOT e pagherete meno tasse. Una manovra che punisce i risparmiatori, che cercheranno investimenti più redditizi all’estero, e le aziende italiane che avranno ancora meno risorse di ora. Dobbiamo mandarli a casa prima che sia troppo tardi. Vinceremonoi!”.