BOLOGNA – Niente invito a Pierluigi Bersani, né a Gianni Cuperlo o Pippo Civati. In compenso ci sarà il vincitore di Masterchef, Stefano Callegaro. E’ cambiata l’aria nel Pd e la Festa nazionale democratica, in programma dal 21 aprile al 3 maggio a Bologna, segue il nuovo corso, quello di Renzi. Perché questo importante appuntamento è a immagine e somiglianza del segretario. Solo uomini di Renzi, niente spazio all’opposizione interna del Pd. Basta scorrere i nomi di coloro che interverranno alla festa, come scrive Repubblica:
Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani. E poi il presidente dell’Anci, Piero Fassino, con il sindaco di Bologna Virginio Merola e il governatore Stefano Bonaccini. Numerosi i ministri: Stefania Giannini, Andrea Orlando, Maurizio Martina e Giuliano Poletti. E poi il presidente del partito, Matteo Orfini (area Giovani Turchi). Infine il magistrato Nicola Gratteri, Procuratore aggiunto di Reggio Calabria, nonché consulente di Palazzo Chigi sui temi della criminalità. E naturalmente a chiudere sarà il premier-segretario, Matteo Renzi, il 3 maggio.
Lorenzo Guerini, vicesegretario Pd, prova a smorzare la polemica: “Una festa non è la replica di un congresso, a seconda dei temi che vogliamo mettere a fuoco si scelgono i relatori”.
Rosy Bindi, tra i 10 membri sostituiti dal Pd nella Commissione affari Costituzionali, ha commentato: “Fa davvero male leggere che alla imminente Festa nazionale dell’Unità non sarebbero stati invitati alcuni tra i più autorevoli esponenti del partito: dai fondatori, agli ex segretari, ai candidati alle primarie per la segreteria”.