Bologna. Fini presenta libro a “operai” Coop, Pdl diserta

Per molti anni probabilmente non ci avrebbe messo piede e forse non lo avrebbero neanche invitato, invece venerdì Gianfranco Fini presenterà il suo ultimo libro, ‘La libertà del futuro’, proprio in uno spazio Coop di Bologna, la nuovissima libreria vicina alle Due Torri. Un gesto al passo dei tempi e in linea con le sue ultime dichiarazioni, spesso più apprezzate a sinistra che nel suo schieramento, tanto che ad ascoltarlo ci sarà il sindaco Flavio Delbono, ma non il capogruppo del Pdl in consiglio comunale Lorenzo Tomassini.

«Lo stimavo, ma sta mettendo in grave difficoltà il Governo», ha motivato la sua assenza, che sarà accompagnata da quella di altri esponenti ex Forza Italia. Parole che hanno lasciato il segno in un partito logorato a Bologna da una guerra interna vecchia di mesi tra l’ala più radicale, guidata dal parlamentare ex Fi Fabio Garagnani (anche lui volterà le spalle al presidente della Camera), e quella più moderata di Enzo Raisi. Proprio quest’ultimo, deputato finiano doc, non ha voluto tacere: «Ognuno è libero di fare quello che vuole, ma un dirigente di partito dovrebbe evitare queste polemiche pubbliche». Per Raisi, comunque, «la migliore risposta è una sala piena: già oggi non ci sono più posti».

Di sale gremite, però, negli ultimi tempi Tomassini ne ha viste molte e quasi nessuna tenera con Fini: «La nostra gente è  spiazzata e ci chiede come finirà: andrà avanti con le sue proposte o si fermerà?». Insomma, se da un lato c’è il rispetto per «una figura che è dentro il partito e darà il suo contributo», dall’altro c’è la volontà «di non voler mettere la polvere sotto il tappeto». E a chi, come il candidato ‘in pectore’ alle Regionali Giancarlo Mazzuca predica unità, Tomassini ha replicato: «Non voglio fare lo struzzo, il nostro elettorato urla e bisogna avere il coraggio di dire queste cose».

Intanto il Pd si gode lo spettacolo: «Il centrodestra è in crisi nera, qui litigano più che a Roma», è l’analisi del segretario Andrea De Maria che non teme bagni di folla anche del suo colore politico, perché «i nostri elettori apprezzano alcune posizioni di Fini, ma sanno che è sempre un avversario politico». A gioire sono però le Coop: lo spazio della libreria Ambasciatori (la cui nascita un anno fa fu duramente attaccata proprio da Raisi) è già esaurito e saranno allestiti altoparlanti e sedie all’esterno. Anche perché, come ha ironicamente sottolineato annunciando la propria presenza Maurizio Cevenini, presidente Pd del consiglio comunale e figura popolarissima in città: «Fini è un tifoso del Bologna e sono così rari in quel Parlamento…».

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