Bologna, la “rossa che stinge”: Merola vince ma con meno voti di Delbono (e molti meno di Cofferati)

di Antonio Sansonetti
Pubblicato il 17 Maggio 2011 - 17:07 OLTRE 6 MESI FA

Virginio Merola (Lapresse)

BOLOGNA – Virginio Merola è riuscito dove Flavio Delbono non ce l’aveva fatta: vincere al primo turno. Ma il candidato del centrosinistra in termini assoluti ha preso meno voti del suo omologo nel 2009. Delbono incassò due anni fa 112.127 voti: 49,39%. Merola ne ha presi 106.070, 6 mila in meno, ma che gli hanno fruttato un decisivo punto percentuale in più:  50,46%. Ma c’è un’emorragia di consensi che dura da tempo: Sergio Cofferati nel 2004 prese 140.795 preferenze (55,92%)

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Merola ha preso 3.500 voti in più del suo schieramento, che con 102.560 consensi ha conquistato però quasi 4 punti percentuali in più del suo candidato sindaco: 54,26%.

Coalizione dove il Pd ha incassato 72.335 voti (38,27%): 13 mila in meno rispetto al 2009 (allora prese 85.262 voti, 39,90%) e 23 mila in meno rispetto al 2004 (Ds e Margherita sommati presero 95 mila voti, 43%).
Nel fronte pro-Merola Sinistra e Libertà si piazza buon secondo con 19.358 e il 10,24% (qui è difficile fare paragoni col 2009).

Guardando dall’altra parte, Manes Bernardini porta a casa 63.799 voti e il 30,35%. Quasi quanto prese Giuliano Cazzola due anni fa: 66.056 voti, 29,10%. Ma molti di meno del risultato di Guazzaloca nel 2004: fu sconfitto con 102.221 voti e il 40,60%. Nel centrodestra comunque cresce e tanto la Lega Nord, che questa volta è riuscita anche a imporre un suo candidato. Il partito “padano” nel 2004 aveva conquistato 1.465 voti (0,67%) che cinque anni più tardi diventarono 6.705 (3,14%), fino ai 20.268 di oggi, che danno un 10,72% ai sempre più forti leghisti bolognesi.

Un discorso a sé lo meritano i “grillini”. Tolgono voti alla sinistra o recuperano dei potenziali astenuti? Nessuno ha dati certi, fatto sta che è un risultato enorme il 9,5% di Massimo Bugani, frutto di 19.969 voti. Meglio del già sorprendente 3,27% (7.428 voti) che ottenne Giovanni Favia nel 2009.

Analizzando il dato complessivo dei votanti si nota la progressiva disaffezione al voto dei bolognesi. Il 15-16 maggio, dei 301.834 aventi diritto si sono recati alle urne in 215.534, il 71,40%. Nel 2009 di 305.086 elettori votarono in 233.045 (76,39%). Nel 2004 erano di più gli elettori, 319.529, ma anche molti di più i votanti: 261.392 (81,81%).