Bombardamento San Lorenzo, Alemanno: “La guerra non ci apparteneva”

Gli effetti delle bombe americane su San Lorenzo © Publifoto/LaPresse

ROMA – ”Con la liberta’ e la democrazia e se non ci fosse stato il ventennio fascista e l’alleanza con la Germania hitleriana quella guerra non ci sarebbe stata; noi non dovevamo esserci in quella guerra”. Con queste parole il sindaco Gianni Alemanno ha ricordato stamani le vittime del bombardamento aereo di San Lorenzo, il quartiere capitolino bersaglio delle incursioni aeree degli americani 68 anni fa.

In occasione dell’anniversario, infatti, Alemanno ha deposto una corona di alloro al monumento che ricorda le vittime dell’attacco allo scalo ferroviario e al quartiere San Lorenzo il 19 luglio 1943.

Nell’impianto ferroviario San Lorenzo il sindaco ha incontrato gli operai e i tecnici che lavorano nella struttura ringraziandoli ”per il lavoro che ogni giorno svolgono al servizio della cittadinanza”. Lasciando lo scalo Alemanno si e’ diretto a Piazzale del Verano dove ha deposto un omaggio floreale al monumento che ricorda il pontefice Pio XII e, subito dopo ha deposto una corona di alloro sotto la lapide commemorativa, poco distante, che ricorda il sacrificio del generale dei carabinieri Azolino Hadon, e del colonnello dei carabinieri Ulderico Barengo, Capo di Stato Maggiore dell’Arma.

”Per Roma e’ una giornata della memoria estremamente importante: con questo bombardamento comincio’ il suo calvario che non dobbiamo dimenticare sia per rifiutare la guerra come strumento per risolvere il contenzioso internazionale e sia per fare in modo che quella della liberta’ e della democrazia rimanga sempre la via maestre per evitare tragedie come quella vissuta da Roma”, ha concluso il sindaco.

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