Bondi: “Berlusconi solo? No, è l’unico estraneo alla vecchia politica”
”Se c’è una solitudine nella vita di Silvio Berlusconi a me pare che sia eminentemente politica. Mai come in questi giorni, questa solitudine politica appare evidente ed emblematica”. E’ quanto afferma Sandro Bondi, ministro dei Beni culturali e coordinatore del Pdl, in una lettera pubblicata sul Corriere della Sera.
”Da che cosa si evince la solitudine di Berlusconi? – si chiede Bondi – Rispetto alla sinistra, la cui unica ragion d’essere politica è solo l’antiberlusconismo viscerale? Rispetto a Gianfranco Fini, un uomo politico proveniente dalla tradizione neofascista che ha fatto il suo ingresso nell’area di governo ed è assurto alle più alte responsabilità istituzionali grazie a Berlusconi mallevadore? Rispetto a uomini politici come Casini e Rutelli che sono dei galoppini della politica?”.
”Chi ragioni politicamente e razionalmente – osserva quindi Bondi – non può non vedere che la supposta solitudine di Berlusconi sia in realta’ una sua insopprimibile estraneità alla vecchia politica”.
”Oggi – scrive Bondi – questo vecchio personale politico ringalluzzito e riverniciato, con il cinismo proprio di una politica priva di valori e umanità, pensa sia venuto il momento di dare il calcio dell’asino a Berlusconi”. ”Per fortuna – afferma Bondi – la loro protervia non li induce a considerare i dati di realtà”.