ROMA – Ottanta euro ai bambini nati tra il 2015 e il 2018. Una cifra, gli 80 euro appunto, cui il presidente del Consiglio Matteo Renzi sembra particolarmente legato. Perché è la stessa del bonus in busta paga di qualche mese fa. Stavolta però cambia il destinatario: le neo mamme le cui famiglie abbiano redditi fino a 90mila euro. Un bonus insomma non per tutti ma certamente esteso visto che 90mila euro diviso tredici mensilità fa poco meno di 7mila euro al mese (lordi, quindi poco più della metà nette). Tanto, di questi tempi, per una famiglia. Per le famiglie che già prendono gli 80 euro del bonus Irpef, poi, le due cifre saranno sommabili.
L’annuncio da parte di Renzi è arrivato in tv, ospite da Barbara D’Urso a “Domenica Live”. Trasmissione popolare per dare un annuncio popolare. Quanto alle coperture Renzi sembra sicuro: basteranno i 5oo milioni di euro stanziati, almeno per il primo anno. In totale il governo prevede 1.5 miliardi di spesa. Che bastino è da dimostrare, che siano una buona base è certo.
Popolare la trasmissione e popolare anche il linguaggio. Renzi nell’annunciare il tutto ha parlato di cose fin troppo familiari a chi ha figli: biberon, pannolini, asilo nido:
“Dal prossimo anno gli 80 euro andranno anche a tutte le mamme, o i papà, per i primi tre anni di vita del loro figlio. So cosa significa comprare pannolini, biberon e spendere per l’asilo. È una misura che non risolve un problema ma è un segnale”
Non risolve, dice Renzi, parando così in anticipo critiche che arrivano comunque. Sta di fatto che per alcune di queste famiglie con figli gli 80 euro andranno a sommarsi agli altri 80 euro, quelli del bonus Irpef. E 160 euro al mese iniziano a essere un tesoretto che differenza la fa.
Le critiche arrivano comunque, prima tra tutte quelle del leader della Lega Nord Matteo Salvini:
Renzi promette 80 euro alle nuove mamme dal 2015. Una presa per il culo, un insulto. In Francia sì che aiutano le famiglie sul serio, con asili nido gratuiti fino ai 3 anni per tutti. In Italia il nido costa in media 300 euro al mese a famiglia. Altro che 80 euro, per far nascere nuovi bimbi ne servono di più! Ma Renzi, che rifiuta ogni confronto e preferisce i monologhi dalla D’Urso, le difficoltà le normali famiglie italiane non le conosce
Critiche dure cui però Renzi, parlando di “segnale” ha in parte già risposto. Resta da capire se quello stanziamento da 500mila euro per le famiglie diventerà legge e se quei soldi basteranno a coprire il bonus-bebè da 80 euro.
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