Bonus Renzi: 80 euro tondi da 1200 a 1500 netti al mese. Decreto Irpef? 10 tweet

Bonus Renzi, #oraics: tagli a F35, enti locali e Rai, 10 tweet per spiegare decreto Irpef
Bonus Renzi, #oraics: tagli a F35, enti locali e Rai, 10 tweet per spiegare decreto Irpef

ROMA – Il bonus Irpef del governo Renzi arriverà dal mese di maggio e sarà di 80 euro tondi per i redditi da 1.200 a 1.500 euro netti al mese, ma non ci sarà nessun beneficio per gli incapienti, ovvero per i redditi sotto gli 8.000 lordi annui. È la principale novità del decreto Irpef presentato dal premier Matteo Renzi alla fine del consiglio del Ministri.

Per i redditi da 18.000 a 24.000 euro lordi annui il beneficio nel 2014 sarà di 640 e non di 620 euro nel 2014, cioè di 80 euro tondi e non di 77,5.

Il dazio che si paga alla velocità di Renzi è che non si capisce bene come funzionerà il meccanismo dei bonus, se a erogarli sarà lo Stato o l’Inps (“saranno bonus, non detrazioni”, ha cercato di spiegare meglio il premier) e come funzioneranno le coperture, che si basano su tagli che il governo ha delegato (dando 60 giorni di tempo) in gran parte a ministeri, organi costituzionali, enti locali, Regioni e aziende partecipate. Per esempio: non ci saranno espliciti tagli alla Sanità, ma nella riduzione di spesa di 2,1 miliardi “per acquisti di beni e servizi” che Stato, Regioni ed enti locali dovranno attuare per 700 milioni a testa, entrerà inevitabilmente anche la spesa sanitaria.

La fretta di annunciare il bonus prima di Pasqua per ora comporta un deficit di chiarimenti sul decreto. In mancanza di un testo, la persona titolata a dare spiegazioni articolate era il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che era presente alla conferenza stampa, ma che ha preso la parola soltanto tre volte e per brevissimi interventi.

Le coperture implicheranno tagli per 6,9 miliardi 2014 e 14 miliardi nel 2015. Eccole in sintesi:
Da Bankitalia 1,8 miliardi 2014;
da agevolazioni a imprese 1 miliardo nel 2014 e 1 miliardo nel 2015;
Iva 600 milioni nel 2014 e 1 miliardo nel 2015;
innovazione 100 milioni 2014 e 1 miliardo 2015;
tagli ad acquisti di beni e servizi 2,1 miliardi e 5 miliardi;
municipalizzate 100 milioni e 1 miliardo;
lotta evasione 300 milioni e 3 miliardi;
sobrietà 900 milioni 2014 e 2 miliardi in 2015.

Renzi inizia la conferenza stampa della “oraics”, la più attesa, quella dei bonus finanziati con tagli alla spesa, ringraziando i ministri Roberta Pinotti e Maurizio Martina. Vuol dire che i tagli arriveranno dalla Difesa e dall’Agricoltura. Se quelli all’Agricoltura non sono poi stati meglio specificati, tagli alla Difesa significa colpire il programma di acquisto degli aerei da combattimento F35, dove il governo opera una piccola sforbiciatina: 150 milioni su una spesa di 15 miliardi.

Il premier si dice “felice” e “reduce da quattro giorni di lavoro ininterrotto a palazzo Chigi”. Il bonus Irpef ai lavoratori dipendenti “è un primo passo”. “Abbiamo detto 80 euro, ebbene: che 80 euro abbiano da essere. Nelle prossime settimane e mesi faremo un intervento anche per gli incapienti e per le partite Iva. Ma la sostanza è questa: ci sono 10 milioni di italiani con un reddito da 8 mila euro annuali a 26 mila euro annui che beneficeranno del bonus”.

Anche questa volta Renzi prende in mano un telecomando per mostrare le slide: ogni slide è un tweet fatto in tempo reale dall’account di Palazzo Chigi.

Il primo è “#byebyeautoblu massimo 5 auto blu per ogni ministero“.
Renzi lo sintetizza così: “I sottosegretari vanno a piedi”.
“Per le auto blu ci hanno riso dietro. Ma, senza contare le Maserati, abbiamo già venduto le prime 52, a prezzi più alti di quelli di Quattroruote”.

Secondo tweet: “#opendata tutte le spese degli enti locali online entro 60 giorni #oraics
Tutti i dati confluiranno in un unico ufficio che farà capo al commissario per la spending review

Terzo: “#normaolivetti tetto di 240mila euro per stipendi megadirigenti della P.A. #oraics

Quarto: “80 euro al mese per 10 mln di persone #oraics

Quinto: “#F35 revisione del programma aereo per 150 mln #oraics

Sesto: “#immobili meno spreco di spazio negli uffici pubblici #oraics“. “Oggi abbiamo una media di 44 metri quadri per ogni dipendente pubblico. In altri Paesi è di 12. Noi mettiamo un limite a 24 metri quadri”

Settimo tweet “#municipalizzate sfoltire e semplificare da ottomila a mille #oraics“.

Ottavo: “#diesirap confermato taglio del 10% per le aziende #oraics
Sul #diesirap Renzi dà la responsabilità a Filippo Sensi alias @nomfup: “Chi ha Twitter sa che è lui il responsabile degli hashtag di palazzo Chigi. #diesirap è uno dei momenti più bassi degli ultimi due mesi di governo”.

Nono: “#ognipromessaèdebito basta attese, pagamenti più rapidi alle imprese #oraics

Decimo: “#bankitalia con la rivalutazione delle quote al 26% un contributo importante dalle banche #oraics

“Se qualcuno trova la parola Sanità nel decreto io gli pago da bere”. Scherza Renzi, per dire che nel decreto Irpef-spending non ci sono tagli alla Sanità.

Alla fine arriveranno “900 milioni di euro dalla ‘sobrietà’ nella spesa pubblica” e “200 milioni di euro dai tagli ai ministeri” oltre a “60 milioni di euro dagli organi costituzionali”. Dalla riforma delle Province arriveranno “100 milioni di euro”.

“C’è una cosa importante anche sulla Rai: potrà vendere Raiway e riorganizzare le sedi regionali per arrivare a un risparmio di 150 milioni di euro”.

Un risparmio di 2,1 miliardi arriverà dal taglio all’acquisto di beni e servizi. Saranno 700 milioni che arriveranno rispettivamente da Enti locali, Regioni e Stato.

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