Bossi allarmato: 'Crepe nella Lega'

ROMA, 31 MAG – Dopo la rabbia, per la Lega e' il momento della riflessione. Lo scossone delle amministrative ha fatto deragliare il Carroccio da quel cammino che i vertici 'lumbard' avevano immaginato in discesa fino al termine della legislatura. Cosi', il partito di Umberto Bossi si trasforma in un cantiere dove tutti lavorano alla ricerca di un nuovo corso. Il senatur da' voce ai dubbi dei 'lumbard' e spiega che ''il governo va avanti'' anche se ''non con la tranquillita' '' di prima. I parlamentari mugugnano a Roma per una sconfitta a detta loro ''gia' annunciata''; mentre i ministri Roberto Calderoli e Roberto Maroni provano a studiare insieme a Giulio Tremonti ''una adeguata contromisura'', basata principalmente su ''riforma del fisco'' e ''rilancio dell'economia''. Sullo sfondo c'e' la base: quei militanti che 'urlano' il loro disagio su Radio Padania e che pretendono una svolta dal raduno del 19 giugno a Pontida. A loro da' voce Matteo Salvini: ''Non moriremo per Berlusconi – dice – Speriamo che il premier abbia capito la legnata e che acceleri sulle riforme''. D'altronde, ''le sberle – chiosa Maroni – fanno rinsavire e fanno imparare la lezione. Adesso cerchiamo di capire se questa maggioranza ha la capacita' di reagire o resta inerte''. La 'strada maestra' sembra rappresentata da quella riforma del fisco, auspicata lunedi' proprio dal ministro dell'Interno, che pero' non puo' essere ''a costo zero''. Una operazione che chiama direttamente in causa il ministro Tremonti. E proprio Bossi, Maroni e Calderoli si sono incontrati con il responsabile dell'Economia a margine del Consiglio dei ministri: sulla riunione e' stato mantenuto un fermo riserbo, ma e' evidente che il ''colpo di frusta'' per la ripresa economica non puo' avvenire senza un 'intervento' politico di Tremonti. Alcuni parlamentari del Carroccio, nei loro ragionamenti in Transatlantico, rimproverano al ministro delle Finanze di rimanere su posizioni 'non politiche': ''Deve fare delle scelte – si spiega – Non puo' continuare con i tagli lineari: deve scendere in campo''. Bossi sembra prendere tempo. I cronisti gli chiedono se Tremonti ''mettera' i soldi per la riforma'' ed il senatur spiega che ''dipende dalla riforma''. Insomma, la situazione e' ancora fluida. Una soluzione pero' va trovata in tempo per il raduno di Pontida. In quella occasione il gruppo dirigente della Lega dovra' misurarsi con la propria base che attende quello che Calderoli ha definito ''un annuncio epocale'' da parte di Bossi. Difficile che il 'popolo verde' si accontenti della richiesta di trasferire i ministeri al Nord. Quanto al partito il senatur si mostra sereno: ''Non sono preoccupato – dice – Ci e' gia' capitato di andare sotto e poi tornare su''. ''Ad essere vecchi – aggiunge – c'e' un vantaggio: hai gia' vissuto le cose''. ''Ma con Berlusconi ce la si fa a risalire?'', gli chiedono i cronisti. Il senatur sorride e fa una pernacchia, poi entra in auto e lascia Roma.

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